SignificatoIn una successione, che corrisponde a un numero naturale indefinito; che in una successione corrisponde a un numero molto alto
Etimologia dalla lettera enne, col suffisso dei numeri ordinali -esimo.
Non è sorprendente notare che i termini matematici entrati nell’uso comune tendenzialmente sono termini di geometria o di aritmetica elementare. Diciamo che alle altre scienze ci si permette di attingere in maniera più disinvolta: anche nella lingua, la matematica incute un certo timore.
‘Ennesimo’ è un aggettivo relativamente recente, novecentesco: in matematica ‘n’ è la lettera con cui è indicato un numero naturale indefinito, e la dicitura ‘n-esimo’ o appunto ‘ennesimo’ è usata quando tale numero è usato con valore ordinale. Pensiamo alla potenza ennesima, all’equazione di grado ennesimo, all’estrazione di radice ennesima.
La fascinazione un po’ naïf con cui sono state vissute queste diciture è evidente nel colore che questa parola prende nella lingua comune: l’ennesimo è un numerale indefinito e molto alto. In matematica questa tensione d’altezza non c’è: ‘n’ è ‘n’ proprio perché deve poter essere, a meno di specificazioni, indefinito, senza l’urgenza dell’enormità. La somma degli angoli interni di un poligono convesso si ottiene moltiplicando n-2 per 180°, dove n è il numero dei suoi lati — e questo sì, vale dal triangolo a quel poligono che ha un googol di lati, ma è una precisazione prosaica.
Acquista così un gusto strano (più strano del solito con cui lo troviamo usato su articoli e giornali, e con cui noi stessi lo usiamo) parlare dell’ennesimo furto, dell’ennesima vittoria, dell’ennesima rappresaglia, dell’ennesimo esempio. Ci dice che c’è un ordinale alto, ma di rado con intenzioni significative, e il riferimento a ‘n’ è del tutto scontornato. Come quando gridiamo che l’abbiamo dovuto fare per l’ennesima volta, ciò che si sente nell’ennesimo è la successione, brillante o faticosa — non determinata ma tutt’altro che indefinita, e soprattutto tutt’altro che astratta.
Insomma, non è un termine che si possa prendere alla lettera, l’ennesimo, fuor di matematica: altrimenti la pubblicità che ci promette sapore all’ennesima potenza potrebbe anche starne promettendo uno di base.
Non è sorprendente notare che i termini matematici entrati nell’uso comune tendenzialmente sono termini di geometria o di aritmetica elementare. Diciamo che alle altre scienze ci si permette di attingere in maniera più disinvolta: anche nella lingua, la matematica incute un certo timore.
‘Ennesimo’ è un aggettivo relativamente recente, novecentesco: in matematica ‘n’ è la lettera con cui è indicato un numero naturale indefinito, e la dicitura ‘n-esimo’ o appunto ‘ennesimo’ è usata quando tale numero è usato con valore ordinale. Pensiamo alla potenza ennesima, all’equazione di grado ennesimo, all’estrazione di radice ennesima.
La fascinazione un po’ naïf con cui sono state vissute queste diciture è evidente nel colore che questa parola prende nella lingua comune: l’ennesimo è un numerale indefinito e molto alto. In matematica questa tensione d’altezza non c’è: ‘n’ è ‘n’ proprio perché deve poter essere, a meno di specificazioni, indefinito, senza l’urgenza dell’enormità. La somma degli angoli interni di un poligono convesso si ottiene moltiplicando n-2 per 180°, dove n è il numero dei suoi lati — e questo sì, vale dal triangolo a quel poligono che ha un googol di lati, ma è una precisazione prosaica.
Acquista così un gusto strano (più strano del solito con cui lo troviamo usato su articoli e giornali, e con cui noi stessi lo usiamo) parlare dell’ennesimo furto, dell’ennesima vittoria, dell’ennesima rappresaglia, dell’ennesimo esempio. Ci dice che c’è un ordinale alto, ma di rado con intenzioni significative, e il riferimento a ‘n’ è del tutto scontornato. Come quando gridiamo che l’abbiamo dovuto fare per l’ennesima volta, ciò che si sente nell’ennesimo è la successione, brillante o faticosa — non determinata ma tutt’altro che indefinita, e soprattutto tutt’altro che astratta.
Insomma, non è un termine che si possa prendere alla lettera, l’ennesimo, fuor di matematica: altrimenti la pubblicità che ci promette sapore all’ennesima potenza potrebbe anche starne promettendo uno di base.