SignificatoRicordo; ammonimento; nome di due preghiere della messa cattolica in cui si ricordano i vivi e i morti
Etimologia voce latina che significa ‘ricòrdati’, imperativo del verbo latino meminisse ricordare.
L’affermazione di questa parola, nella nostra tradizione, è legata particolarmente al suo uso in ambito ecclesiastico - da cui però si è notevolmente discostata.
Innanzitutto, i ‘memento’ sono due preghiere della messa cattolica (in latino), con le quali il sacerdote ricorda e raccomanda a Dio le sorti dei vivi e dei morti. Come uso celebre di questa parola in ambito religioso, possiamo anche rammentare espressioni come ‘memento mori’, cioè ‘ricordati che devi morire’. Per via di questi usi, la parola ‘memento’ è stata impiegata sia nel senso proprio latino come verbo («Domani andiamo a correre, memento!»), sia come sostantivo, col significato di promemoria, avviso o ammonimento. Il capo ci lascia sulla scrivania un memento riguardo un punto dell’agenda del giorno successivo, la sconfitta della squadra di successo è un memento d’umiltà, e ci si augura che l’esito funesto di una scelta dell’amico gli sia memento.
Questa parola è ben viva anche nel mondo anglosassone, con significati lievemente diversi: il memento, in inglese, è il ricordo specie nel senso di pegno, souvenir, reliquia o comunque oggetto che ricorda qualcosa. Un significato differente ma omogeneo, che trapela in italiano - per cui della vacanza ci resta il memento di un braccialetto, e custodiamo gelosamente come memento il libro su cui il nonno ha scritto degli appunti.
Una splendida parola, dotta ma facilmente spendibile, che ci rende il ricordo e il monito in una dimensione viva e presente.
L’affermazione di questa parola, nella nostra tradizione, è legata particolarmente al suo uso in ambito ecclesiastico - da cui però si è notevolmente discostata.
Innanzitutto, i ‘memento’ sono due preghiere della messa cattolica (in latino), con le quali il sacerdote ricorda e raccomanda a Dio le sorti dei vivi e dei morti. Come uso celebre di questa parola in ambito religioso, possiamo anche rammentare espressioni come ‘memento mori’, cioè ‘ricordati che devi morire’. Per via di questi usi, la parola ‘memento’ è stata impiegata sia nel senso proprio latino come verbo («Domani andiamo a correre, memento!»), sia come sostantivo, col significato di promemoria, avviso o ammonimento. Il capo ci lascia sulla scrivania un memento riguardo un punto dell’agenda del giorno successivo, la sconfitta della squadra di successo è un memento d’umiltà, e ci si augura che l’esito funesto di una scelta dell’amico gli sia memento.
Questa parola è ben viva anche nel mondo anglosassone, con significati lievemente diversi: il memento, in inglese, è il ricordo specie nel senso di pegno, souvenir, reliquia o comunque oggetto che ricorda qualcosa. Un significato differente ma omogeneo, che trapela in italiano - per cui della vacanza ci resta il memento di un braccialetto, e custodiamo gelosamente come memento il libro su cui il nonno ha scritto degli appunti.
Una splendida parola, dotta ma facilmente spendibile, che ci rende il ricordo e il monito in una dimensione viva e presente.