Adulterare
a-dul-te-rà-re (io a-dùl-te-ro)
Significato Alterare, sofisticare un prodotto, specie alimentare; snaturare, corrompere; spingere all’adulterio; commettere adulterio
Etimologia voce dotta recuperata dal latino adulterare ‘falsificare’, e poi ‘commettere adulterio’, derivato di alterare con prefisso rafforzativo ad-.
Parola pubblicata il 06 Gennaio 2019
Se uso il verbo ‘adulterare’, probabilmente sto parlando della sofisticazione di un alimento compiuta per profitto da gente fraudolenta - sofisticazione che spesso è tutt’altro che innocua. Non serve un occhio esperto per intuire che l’adulterare c’entra con l’adulterio, cioè la liaison fuori dal matrimonio di una persona sposata, ma in che rapporto stanno?
L’adulterare latino nasce col significato di ‘falsificare’, significato dal respiro ampio, generale - e si capisce: è un derivato di alterare. I. Serve un passo successivo perché questo significato venga avvitato sul tradimento d’amore (peraltro in un orizzonte molto interessante, in cui fedeltà e infedeltà si confrontano come verità e falsità, autenticità e contraffazione), facendo dell’adulterare un ‘commettere adulterio’.
Curiosamente, quando nel Trecento l’adulterare è stato recuperato all’italiano dal latino, è stato acquisito proprio con questo ultimo significato. È stato necessario seguire il percorso inverso (e ci sono voluti un paio di secoli) per rifare dell’adulterare un alterare, un corrompere, che lo restituisse alla dimensione originaria del falsificare con cui comunemente lo usiamo. Una simmetria sorprendente.
Oggi è difficile che usando il verbo ‘adulterare’ si parli di adulterio: se la butto là dicendo che lo zio adultera, non mi figuro le corna della zia, né lui che con sottile arte spinge qualcuno al tradimento, ma piuttosto lui che ha fatto un vino immondo e tenta di renderlo bevibile aggiungendoci di nascosto lo zucchero o tagliandolo con vino comprato, con succo di mirtillo e alcol, senti com’è venuto buono quest’anno, mmm. Al massimo, fuor di sofisticazione di prodotti alimentari, si può parlare dell’adulterare come di uno snaturare, di un corrompere: la cattiva mise-en-scène del film adultera la sceneggiatura, il remix può adulterare il brano, la tradizione viene adulterata quando diventa un’attrazione turistica.
Una parola gradevolmente ricercata, che apre il falso, il corrotto come alterazioni.