Cretacico

cre-tà-ci-co

Significato Il terzo sistema nella successione mesozoica ed il corrispondente periodo geologico dell’Era Mesozoica

Etimologia da creta, che ricalcando un uso dell’omologo francese craie identifica qui un tipo di roccia calcarea, a partire dal latino creta ‘argilla’, ma anche ‘gesso’.

Nella regione settentrionale della Francia, che da Parigi arriva alla Manica, abbonda una roccia di colore bianco. La stessa roccia costituisce le celebri scogliere che si estendono sul lato britannico del Canale, presso Dover. Questa roccia farinosa, che frigge e sfrigola a contatto con acidi (un'esperienza che tutti gli studenti di geologia ricordano con sorpresa e divertimento), è un calcare dalla granulosità fine.

Nel 1822, un geologo francese battezzò queste successioni rocciose con il nome di Cretacico (un termine alternativo, in italiano, è ‘Cretaceo’, più usato in passato). Se sbriciolate, le rocce cretaciche liberano una polvere finissima, la quale, vista al microscopio, può sconcertare il profano.
I minutissimi granelli di cui è composta la roccia sono infatti microscopiche alghe fossili. L'intera roccia francese, e le estese scogliere sul lato inglese, sono letteralmente formate da un numero astronomico di questi minutissimi gusci vegetali fossilizzati. Ciò che vediamo al microscopio è l'involucro calcareo dentro il quale vissero organismi acquatici marini, simili al plancton che ancora oggi rappresenta la base della catena alimentare che sostiene la vita negli oceani. Per milioni di anni, i gusci di questi organismi si sono depositati sul fondale marino, formando strati sempre più spessi, i quali, schiacciati dal loro stesso peso, sono lentamente divenuti bianca roccia calcarea. Infine, sollevata da più recenti movimenti geologici, l'antica roccia del fondale è emersa, divenendo il nord della Francia e parte dell'Inghilterra.

Per formare una tale quantità di accumuli rocciosi, capace di costruire intere scogliere, sono stati necessari tempi lunghissimi. Non sorprende quindi che a quel periodo geologico, che dalle rocce prende il nome di Cretacico, sia stato uno dei più lunghi della storia del pianeta. Esteso per oltre settanta milioni di anni, il Cretacico, che segue il Giurassico nella serie dei periodi mesozoici, è talmente lungo da battere in durata l'intera ‘era dei mammiferi’ (iniziata dopo la fine del Cretacico, sessantasei milioni di anni fa).

Il Cretacico fu una fase di importanti mutamenti nella vita del pianeta. Durante questo lungo periodo si apre l'Oceano Atlantico, separando le Americhe dal Vecchio Mondo. Sempre durante il Cretacico avviene la più importante trasformazione nella storia della flora, l'affermazione delle piante con fiore. E con essa, in parallelo e simbiosi, la principale rivoluzione nella storia degli insetti. Dalle api alle farfalle, passando per gli altri impollinatori dei fiori, tutti sono figli del Cretacico. La maggioranza dei dinosauri più popolari non risale all'inflazionato Giurassico, ma è di età cretacica. Il celebre Tyrannosaurus rex, difatti, fu tra le ultime specie di dinosauro a calcare il Cretacico, e ad assistere ad una delle più drammatiche crisi nella storia della vita sulla Terra, la grande estinzione di massa che conclude il Mesozoico e dà l'avvio all'era geologica che si estende fino al presente.

Parola pubblicata il 26 Maggio 2025

Le parole dei dinosauri - con Andrea Cau

Sono parole complesse, difficili da comprendere, dalle storie magnetiche e sconosciute... e che però sono anche parole dell'infanzia, parole che continuano a risuonare lungo tutta la nostra vita. Sono le parole dei dinosauri e della paleontologia, e con Andrea Cau, paleontologo e divulgatore, autore della serie di libri "La rivoluzione piumata", ne scaveremo una un lunedì su due.