Montare
mon-tà-re (io món-to)
Significato Salire; innalzarsi di livello, gonfiare; comporre, assemblare; riferito all’animale maschio, avere un rapporto sessuale con la femmina; esagerare
Etimologia dal latino parlato montare ‘salire su un monte’, derivato di mons ‘monte’.
Parola pubblicata il 03 Marzo 2016
L'italiano visto dagli stranieri - con Chiara Pegoraro
L'italiano è una delle lingue più studiate al mondo: come è che gli stranieri la vedono, quali sono le curiosità, le difficoltà e le sorprese che riserva a chi la sta imparando? Con Chiara Pegoraro, esperta insegnante d'italiano per stranieri, osserveremo attraverso alcune parole le questioni più problematiche e divertenti di questo tipo di apprendimento. Per gli italiani, qualcosa di nuovo e insolito sulla loro lingua madre; per le migliaia di amici stranieri che ci seguono, un simpatico aiuto.
È una parola comune, ed è interessantissimo osservare come la vasta compagine dei suoi significati si dirami da un’immagine antica e basilare come poche altre, ma di cui spesso non abbiamo consapevolezza. Infatti tutti i significati di ‘montare’ scaturiscono da quello di ‘salire su un monte’ - spesso, con dei passaggi figurati davvero notevoli.
Facendo un piano sequenza - un elenco completo sarebbe chilometrico -, montare, ora usato transitivamente, ora intransitivamente, può voler dire salire (monto su un tavolo o monto il cavallo), innalzarsi (la marea monta), gonfiarsi (la panna monta), accoppiarsi (il verro monta la scrofa), crescere (monta la rabbia), esagerare (mi monto la testa), iniziare un turno o un ufficio (si monta la guardia), comporre qualcosa (si monta il filmato o l’armadio). Il movimento consiste sempre in una spinta dal basso verso l’alto, ideale e non, intento come l’ascendere le pendici di una montagna.
- Dedico Deddfvo montanari eela tenda -
Se dico vacanze, pensate a una spiaggia cristallina, gentilmente accarezzata dalle onde e con una palma in lontananza? Oppure pensate a un sentiero fra prati di fiori e verdi pascoli dove le caprette salutano facendo ciao? La risposta a questa domanda ha a che fare con il meccanismo che sta dietro a quest’errore. Immaginate di ricevere una vagonata di libri, e di doverli sistemare in una libreria. Come li mettereste? Probabilmente li dividereste per argomenti prima, e poi in ordine alfabetico per autore. Il nostro cervello fa più o meno lo stesso lavoro quando si trova ad affrontare l’arduo ma gratificante compito di imparare una nuova lingua. Sistema, organizza i contenuti in modo logico, o almeno, logico per noi.
Immaginate un immenso scaffale con il titolo vacanze. A seconda delle esperienze che noi colleghiamo a questo argomento, nello scaffale ci saranno le parole che usiamo per descrivere questa esperienza. Se noi colleghiamo lo stare in tenda ad andare in montagna, diventa ancora più facile confondere due parole simili come montare e montagna. E se pensiamo alla vecchia canadese, la tenda per eccellenza dell’immaginario comune, montare una tenda sembra proprio come costruire una montagna, con i picchetti a valle, le pareti che fanno le pendici e la punta diventa la cima. Ecco quindi il verbo montagnare, fare una cosa a forma di montagna, in montagna.