Elencare

e-len-cà-re (io e-lèn-co)

Significato Indice, lista ordinata

Etimologia dal greco: elenchos dimostrazione, da elenchein confutare.

All’immagine odierna della lista ordinata, l’elenco approda da un originario significato di dimostrazione o confutazione. Il motivo è intuitivo: facilmente dimostrazioni e confutazioni possono consistere in liste puntuali, costruite con attenzione.

L’elenco diventa così un oggetto versatile e suggestivo, che si presta bene ad infiniti usi - dai più pragmatici ai più poetici. Pensiamo all’elenco del telefono e al plazer provenzale, genere letterario medievale in cui il poeta elencava una serie di cose belle e piacevoli, che puntualmente si rivelavano un nulla in confronto alla propria amata. L’elenco infatti non è una banale lista, che per quanto consista di punti messi in fila può avere un che di informale, incompleto; l’elenco ha un odore di solennità. Elencare vuol dire annoverare con gesto largo e mai sbrigativo, col braccio steso e l’indice alzato che si muove da questo a questo a questo.

Ieri ricorrevano i quaranta anni dalla morte di Carlo Emilio Gadda. Questo autore non è particolarmente amato: non a torto il suo stile è ritenuto difficile. E questo perché nello scrivere usava una lingua sbalorditiva, proteiforme: la nostra, portata alle estreme possibilità comunicative. Alla fine di uno dei suoi più celebri libri, La cognizione del dolore, egli usa il verbo “elencare” in un modo eccezionale, di quella poesia che dolcemente prende allo stomaco.

E alle stecche delle persiane già l’alba. Il gallo, improvvisamente, la suscitò dai monti lontani, perentorio ed ignaro, come ogni volta. La invitava ad accedere e ad elencare i gelsi, nella solitudine della campagna apparita.

Parola pubblicata il 22 Maggio 2013