Ominide

o-mì-ni-de

Significato Nome comune dei mammiferi primati del gruppo Hominidae

Etimologia dal latino homo ‘essere umano’, associato al suffisso -ide utilizzato in storiografia, antropologia e biologia per indicare stirpi genealogiche.

Il moderno sistema di classificazione delle specie nasce a metà del diciottesimo secolo, opera del botanico svedese Linneo, e si proponeva di raggruppare tutti i viventi in categorie basate sulla somiglianza. Sfidando secoli di antropocentrismo, Linneo classificò l'uomo nel medesimo gruppo zoologico delle scimmie. Le grandi scimmie sono dette 'antropomorfe' proprio perché somigliano molto alla nostra specie. Al tempo stesso, l'essere umano ha proprie caratteristiche, si sente speciale, e pretende di classificarsi in un gruppo a sé: scimpanzé, gorilla ed orango furono perciò inclusi nella famiglia dei Pongidi, mentre l'uomo fu collocato nella propria famiglia, gli Ominidi. Inizialmente, nella famiglia umana era inserito solo Homo sapiens. A metà Ottocento, furono scoperti fossili di creature che pur somigliando all'uomo non parevano essere degli Homo sapiens. La famiglia ominide iniziò a popolarsi di antiche specie estinte, vissute in epoche remote. Ben presto, queste antiche specie ominidi uscirono dal piccolo reame accademico, iniziarono ad invadere il mondo letterario, l'immaginario popolare, ad essere parte della cultura di massa. L'immagine di arcaici esseri umani che vivono ed interagiscono con i dinosauri si è imposta nei romanzi, poi nei film e nei fumetti, ma non ha mai avuto alcuna base scientifica. I primissimi esseri che possano essere considerati "umani" comparvero sulla Terra sessanta milioni di anni dopo la scomparsa degli ultimi dinosauri. Ben prima che questa distanza temporale fosse quantificata, i geologi avevano dimostrato l'enorme vastità dei tempi precedenti la storia umana, e la totale assenza degli ominidi per grandissima parte dell'evoluzione del pianeta. Nondimeno, si imposero come protagonisti nella versione popolare della preistoria, un'epoca misteriosa ed indefinita, al limite del fantasy.

The Hooneymooners fu una serie televisiva americana degli anni '50, con protagonista un grosso e burbero autista di autobus, la sua sarcastica moglie, e la coppia dei loro migliori amici. Alcuni anni dopo, la casa di produzione Hanna & Barbera prenderà spunto da questa serie, la traslerà all'età della pietra e realizzerà 'Gli antenati', cartone animato con protagonista Fred Flintstone, operaio che lavora in una cava servendosi di un dinosauro come escavatore. Il gusto dei romanzieri, dei cineasti e dei fumettisti per i vari antenati umani soddisfa delle esigenze molto contingenti. L'età della pietra è un'allusione ai nostri tempi moderni.

L'ominide è una caricatura stereotipata dell'uomo contemporaneo. In particolare, allude ad un'idea sempliciotta dell'evoluzione umana, vista come progressivo raffinamento verso un ideale di perfezione che culmina, non a caso, nell'uomo di oggi, l'autore stesso di tali rappresentazioni. L'ominide popolare è quindi autocelebrazione dell'uomo civilizzato, per contrasto oppure per analogia. Nelle prime rappresentazioni ottocentesche e novecentesche, l'ominide preistorico è un bruto, è rozzo, seminudo, curvo ed ingobbito. È il fondo dal quale siamo emersi grazie alla spinta del progresso. L'uomo-non-ancora-uomo si veste malamente di pelli ridotte a brandelli, brandisce una clava come un ubriacone col suo fiasco vuoto. L'ominide plasmato ideologicamente non è scomparso oggi che siamo più attenti a non travasare i nostri pregiudizi negativi nelle rappresentazioni paleontologiche. Nelle versioni più recenti, l'ominide è iper-realistico, si illude di simulare una rappresentazione oggettiva, di essere 'naturale'. Porta le cicatrici e le abrasioni di una vita sferzata dall'ostile clima dei suoi tempi. Per quanto ostentatamente naturalistica, anche la nuova versione dell'ominide è una costruzione a tavolino, è una contingenza culturale tanto quanto il bruto troglodita del secolo scorso. È il 'buon selvaggio' di Rousseau riadattato alle istanze del nostro secolo di instabilità climatica globale.

Parola pubblicata il 11 Novembre 2024

Le parole dei dinosauri - con Andrea Cau

Sono parole complesse, difficili da comprendere, dalle storie magnetiche e sconosciute... e che però sono anche parole dell'infanzia, parole che continuano a risuonare lungo tutta la nostra vita. Sono le parole dei dinosauri e della paleontologia, e con Andrea Cau, paleontologo e divulgatore, autore della serie di libri "La rivoluzione piumata", ne scaveremo una un lunedì su due.