Vampiro
vam-pì-ro
Significato Demone notturno, dotato di poteri sovrannaturali, che si nutre di sangue umano; pipistrello del genere Desmodus
Etimologia dalla voce serbocroata vampir, forse di origine tartara, giunto a noi attraverso il francese vampire.
Parola pubblicata il 31 Luglio 2017
Parole illustrate - con Celina Elmi
Alcune delle più fascinose fra le nostre parole, con incastonate illustrazioni ammalianti di gusto liberty, gotico, preraffaellita. Dall'arte di Celina Elmi, artista professionista delle nostre terre.
Quella del vampiro è una delle figure demoniache più suggestive del nostro pantheon magico, e delle più archetipiche: per quanto il canone odierno sia mutuato dalle leggende del cuore della vecchia Europa (e dalla loro fortunata, massiccia rielaborazione letteraria e cinematografica), figure del genere le troviamo anche a Babilonia e nell’antico Egitto, e fino in Cina.
I caratteri essenziali del vampiro sono netti e articolati: è un demone d’origine umana con poteri sovrannaturali, sospeso a metà fra la vita e la morte in un’esistenza di durata interminata, che agisce di notte mentre di giorno si rintana nel suo sepolcro, che si ciba di sangue umano ed è in grado di trasformare altri umani in vampiri. A seconda del contesto presenta decine di caratteri accessori variabili, che riguardano poteri specifici (forza sovrumana, capacità di mutarsi in animale e di ammaliare), aspetto (eleganza nobiliare, orrore necrotico), vulnerabilità (sacro cristiano, frassino, aglio) e chi più ne ha, più ne metta. Ma nell’uso metaforico di questo nome viene richiamata un’inclinazione univoca: il fatto che succhi il sangue, e che quindi prosciughi qualcuno della sua linfa vitale, fino a ucciderlo.
Difatti vampiri per antonomasia diventano gli usurai, come anche gli sfruttatori e i parassiti in genere: l’amico si è messo nei guai chiedendo un prestito a un vampiro, il ganzo di turno si rivela un vampiro accaparratore, l’appalto vinto da vampiri dissecca le risorse pubbliche. Parimenti il vampiro vero di Azara, nome volgare del pipistrello americano Desmodus rotundus, fu chiamato vampiro perché succhia il sangue a grandi mammiferi (e fu descritto per la prima volta dal naturalista Felix de Azara nel 1801).
Illustrazione di Celina Elmi.