> Grammatica dubbiosa

‘Ma però’ si può dire e si può scrivere

Quali sono gli argomenti contro il ‘ma però’? E perché non stanno in piedi? Quali sono i suoi limiti d’uso?

Il fatto che 'ma però' sia un'espressione sbagliata è una leggenda metropolitana. Quando correggiamo un 'ma però' è nella maggior parte dei casi come se, sentendo qualcuno che a cena, arrivati all'amaro, scherza sui coccodrilli che vivono nelle fogne di New York, ci schiarissimo la voce e ribattessimo "C'è poco da scherzare, è tutto vero. E sono albini."

Ci sono casi in cui il 'ma però' non è raccomandabile, per motivi precisi che diremo. Ma intanto vediamo perché, in generale, si tratta di un rafforzativo del tutto legittimo.

La critica classica

La critica classica parte dal presupposto che 'ma' e 'però' siano congiunzioni che vogliono dire la stessa cosa, e che quindi 'ma però' sia una ripetizione, insensata come dire che indosso dei 'calzoni pantaloni'. E l'obiezione consueta a questa critica è che si tratta di un presupposto falso: 'ma' e 'però' hanno funzioni e caratteristiche differenti, che è lecito voler combinare per risultare più incisivi.

Le famiglie di congiunzioni avversative

Come riporta analiticamente la splendida scheda dell'Accademia della Crusca, le congiunzioni avversative (quali sono 'ma' e 'però') si dividono in due famiglie: quelle avversative-oppositive e quelle avversative-limitative. Le prime esprimono un'opposizione fra i due elementi congiunti, di cui uno esclude l'altro: "no, non è piovuto, invece c'è stato un bellissimo sole". Le seconde invece limitano l'elemento precedente; non lo oppongono, piuttosto lo mettono in una luce diversa e forniscono elementi ulteriori: "quel ristorante è un buco, tuttavia ci si mangia da re".

Che cos'è il 'ma però' e come si usa

Mentre il 'però' appartiene alla famiglia di queste avversative-limitative ("l'ingresso è costato un occhio, però ci siamo divertiti da matti"), il 'ma' appartiene a entrambe ("no, non è piovuto, ma c'è stato un bellissimo sole", "quel ristorante è un buco, ma ci si mangia da re"). E qui pare stia il nocciolo del problema.

L'ambiguità del 'ma' lascia lo spazio retorico per rafforzamenti classici come 'ma però', 'ma bensì', 'ma tuttavia', che diano peso e caratterizzino in maniera più decisa il tipo di avversativa in un senso o nell'altro. Il valore della congiunzione che ne esce fuori è fissato dalla congiunzione aggiunta al 'ma' (ma però limitativo, ma bensì oppositivo) e la sua intensità avversativa si prende uno spazio più ampio e più profondo, nella frase.

Impone un istante di riflessione a chi legge e ascolta, col tempo che richiede per essere letto e ascoltato, con la sua enfasi.

Il 'ma però' è allora una risorsa ottima in tutti i casi in cui sia accettabile un tono più enfatico, sentimentalmente carico, in cui si voglia creare uno stacco più netto sul 'ma'.

"L'ho riempito di complimenti, gli ho offerto il pranzo, l'ho riaccompagnato a casa, ma però non c'è stato modo di convincerlo a prestarmi quel libro", "Sì sì, capisco che non sia opportuno che io venga al matrimonio vestito da pirata... ma però è così che mi vestirò", "Sarà una poesia da nulla, ma però mi emoziona così tanto, e non so quante volte me la sono ridetta".

Il ma però in letteratura (e i pericoli del citarlo)

"Certo che si può usare 'ma però', lo usavano anche Dante e Manzoni!"

Ecco, si può dire, in genere, che è un tipo di rafforzamento che in tutta la nostra letteratura, dal suo principio fino ad oggi, è stato molto apprezzato.… ma impuntarsi con tanto di citazioni su 'lo usavano anche Dante e Manzoni' non è un'argomentazione forte in sé, perché loro facevano tante cose che in un discorso normale non possiamo fare, di solito.

Dante lo usa ad esempio ne XXII dell'Inferno, nella bolgia dei barattieri cacciati nella pece bollente — in particolare nella splendida scena in cui i diavoli Calcabrina e Alichino si azzuffano cadendo nella pece, da cui non riescono a uscire: ma però di levarsi era neente,/ sì avieno inviscate l’ali sue. Chi difende il 'ma però' richiamando l'autorità di Dante, usa spesso 'neente'?

Passando a Manzoni, un caso famoso è nel XXXIII dei Promessi sposi, quando Renzo, in cerca di Lucia dopo la peste, dirigendosi a Milano passa dal suo paese, e un amico lo ospita "Son cose brutte, — disse l’amico, accompagnando Renzo in una camera che il contagio aveva resa disabitata; — cose che non si sarebbe mai creduto di vedere; cose da levarvi l’allegria per tutta la vita; ma però, a parlarne tra amici, è un sollievo."

Qui il 'ma però' è usato per rendere più vivido un discorso fatto fra amici a cuore aperto, senza sorveglianza stilistica — una tattica che Manzoni usa spesso. E quindi addirittura farsi avallare l'uso da una citazione manzoniana può essere controproducente perché più che dirci "è un rafforzativo molto usato in letteratura" ci dice "è un rafforzativo che mima il discorso popolare".

I limiti del 'ma però'

Ebbene, il 'ma però' ha dei limiti, che non sono quelli fuorvianti del discorso popolare. L'uso del 'ma però' non è sempre opportuno perché non è sempre opportuna l'enfasi che conferisce alla frase. Il problema non è che 'ma però' è un pochino sbagliatino e quindi va limitato ai discorsi fra amici, il problema è che non si può sempre a ragione essere enfatici.

Ad esempio in narrazioni di cronaca, in circolari amministrative, in temi, in pareri in cui è importante comunicare una certa lucidità distaccata, il ma però è fuori posto. Come anche i 'perdiana' o i 'voglia il cielo che', dopotutto.

Altre combinazioni e pleonasmi

Altre combinazioni fra congiunzioni avversative di famiglie diverse non sono ammesse: se dicessi che "mi sono vestito pesante, bensì però fa caldo", non direi una frase ben intelligibile. E se invece raddoppiassi usando due congiunzioni della medesima famiglia oppositiva o limitativa? "Hai ragione, però tuttavia non devi dimenticarti che...", o "sembrava le cose stessero così, bensì al contrario stanno in quest'altro modo". Qui il senso si capisce benissimo. Si tratta di vero pleonasmo: c'è in effetti un elemento superfluo… che però può sempre servire per rafforzamento.

Dopotutto è una figura retorica, ed espressioni ridondanti come 'o oppure', 'però tuttavia', 'bensì al contrario' hanno il loro effetto retorico. Pur non avendo il retroterra, la solidità d'uso e l'inarrivabile carisma del 'ma però'.

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