Allotropo

al-lò-tro-po

Significato Parola che ha l’etimo in comune con altre ma che si differenzia per forma o significato; in chimica, stesso elemento o composto che per diversa disposizione degli atomi presenta diverse caratteristiche chimiche o fisiche

Etimologia dal greco: allotropos strano, singolare, composto da allos altro tropos trasformazione.

Si tratta di un concetto davvero importante.

Sappiamo tutti che da una singola, prima cellula aggrappata all’utero materno è possibile che abbiano origine più gemelli. Gemelli che, pur avendo in comune il patrimonio genetico, possono diventare persone molto diverse. Si può dire che l’allotropia, in linguistica, sia lo stesso fenomeno. Parole con lo stesso patrimonio etimologico, originatesi dalla stessa singola, prima parola - e magari cresciute in contesti culturali più o meno elevati - possono assumere forme e significati diversi.

Nel caso delle allotropie puramente morfologiche - in cui quindi solo la forma è diversa - avremo due varianti che mantengono lo stesso significato, magari solo di sfumatura o registro leggermente differente: stamane stamani, giovine giovane, visto veduto, melanconia malinconia.

Nel caso di allotropie anche semantiche - in cui quindi sono diversi forma e significato - ci troveremo invece davanti a gemelli profondamente differenti: platea piazza, pesare pensare, sprovvisto sprovveduto, divertire divorziare.

In chimica il termine fu coniato dal chimico svedese Berzelius, vissuto a cavallo fra il XVIII e il XIX secolo: sostanze omoatomiche, cioè composte dagli stessi atomi, per la differente maniera in cui questi si possono legare, presentano caratteristiche diverse. Ad esempio la grafite e il diamante sono allotropi, entrambi composti da carbonio. Ma i diamanti per scrivere sono pessimi - sebbene si spuntino pochissimo.

Parola pubblicata il 31 Marzo 2012