Inetto
i-nèt-to
Significato Incapace, privo di attitudine
Etimologia dal latino: ineptus, composto da in non e aptus atto, adatto.
Parola pubblicata il 28 Marzo 2013
i-nèt-to
Significato Incapace, privo di attitudine
Etimologia dal latino: ineptus, composto da in non e aptus atto, adatto.
Parola pubblicata il 28 Marzo 2013
È una parola decisa, molto dura - soprattutto perché usata spesso in senso assoluto. Cioè, se dico di essere inetto a fare il meccanico perché ho una scarsa manualità, constato il mio non essere adatto relativamente al fare quel mestiere (avrò certo altre doti); ma se, infastidito da un errore o da un’incertezza, dico a qualcuno “Sei un inetto!” allora esprimo questo concetto in modo assoluto. L’inetto diventa una scure che cala su chi è oggetto del mio giudizio, sentenzia un’incapacità alla vita, generale e profonda.
Si tratta di una parola elegante, nel suo pulito definire il non-adatto: ma esprimersi per assoluti non è mai elegante, anzi, è grossolano. Quindi nell’uso comune di questa parola è importante stare attenti a relativizzare l’inettitudine, perché non resti una mala parola gratuita. Il discorso è ovviamente diverso se stiamo parlando della figura dell’inetto in Svevo o in Musil, o se ci si vuole ricondurre a quella figura: in quel caso si parla proprio di una generale attitudine verso la vita. Ma anche il più dotto non intende sempre un simile riferimento, quindi attenzione.