Parola semplice e lineare ma non per questo facile; ne è prova che questa ed altre derivate dalla medesima origine - come “rustico” - siano relegate in terminologie tecniche, turistiche, pubblicitarie.
La dignità di questa parola trae la sua altezza dalle antichissime origini indoeuropee, che si ipotizza riecheggino nell’[arvum] latino, ossia il campo lavorato, nell’aratro, e in generale in quell’universalità di elementi naturali ed artificiali che per primi hanno legato la razza umana alla terra, dischiudendole il potere delle società complesse e della certezza della sopravvivenza.
Quindi quando sentiamo parlare di un paesaggio rurale o di gusti rustici non pensiamo che sia solo qualcosa di campagnolo (anche se tecnica e pubblicità non lo suggeriscono) - altrimenti tanto vale pensare che i rubini sono sassi e Debussy una strimpellata al pianoforte.
Parola semplice e lineare ma non per questo facile; ne è prova che questa ed altre derivate dalla medesima origine - come “rustico” - siano relegate in terminologie tecniche, turistiche, pubblicitarie.
La dignità di questa parola trae la sua altezza dalle antichissime origini indoeuropee, che si ipotizza riecheggino nell’[arvum] latino, ossia il campo lavorato, nell’aratro, e in generale in quell’universalità di elementi naturali ed artificiali che per primi hanno legato la razza umana alla terra, dischiudendole il potere delle società complesse e della certezza della sopravvivenza.
Quindi quando sentiamo parlare di un paesaggio rurale o di gusti rustici non pensiamo che sia solo qualcosa di campagnolo (anche se tecnica e pubblicità non lo suggeriscono) - altrimenti tanto vale pensare che i rubini sono sassi e Debussy una strimpellata al pianoforte.