Spola
spò-la
Significato Dispositivo del telaio: consiste in una bobina di filo inserita in un supporto, la navetta, che si sposta avanti e indietro fra i fili dell’ordito creando la trama
Etimologia voce di origine germanica: forse da spola o spolan, probabilmente passata in latino in epoca imperiale.
Parola pubblicata il 12 Novembre 2012
Parliamo di una delle invenzioni più rivoluzionarie nella storia dell’uomo, cioè del telaio, e della geniale intuizione del tessuto.
Nella sua versione più primitiva, i fili dell’ordito sono tenuti in tensione verticale da dei pesi legati in fondo; metà di questi fili, i pari o i dispari, sono collegati in una struttura mobile. Questa struttura, mossa a mano, divarica i fili pari da quelli dispari in due posizioni (pari davanti e dispari dietro, e viceversa), creando quelli che si chiamano ‘passi’. Attraverso di questi potrà passare in orizzontale la navetta munita di spola, che srotolerà il filo della trama; il suo passaggio - in avanti attraverso un passo, indietro attraverso l’altro passo - crea il tessuto.
Da questo movimento su e giù, rapido e ritmato, proprio di un lavoro comune in una società d’altri tempi, traggono origine le immagini della spola e della navetta. La locuzione ‘fare la spola’ è piuttosto comune: si usa per descrivere un movimento continuo fra due punti. Quindi il pendolare farà la spola fra due città, l’aliscafo farà la spola fra l’isola e la terraferma, e si farà la spola quando si deve sistemare nella legnaia la legna che un camion ti ha scaricato disordinatamente davanti casa.
Mi fa strano pensare che uso questa parola, quando io, un telaio, non l’ho nemmeno mai visto.