Animoso

Spesso le parole ci sanno mostrare incanti formidabili — ma altre volte la loro saggezza sta nel disincanto. Ce lo testimonia l’animoso, termine di ricercatezza squisita, in quel mezzo aureo che sta fra il banale e l’inaccessibile.

La dissonanza che ci offre è chiara: dentro l’animoso campeggia un riferimento ampio ed evidente all’animo (che non ci sussurra all’orecchio niente di negativo, si direbbe), e però nel discorso comune è molto spesso sinonimo di ‘avverso, ostile’. Il percorso, anche se non lineare, è semplice e intelligente.

‘Animoso’ viene ripreso dal latino animosus — un termine che porta il riferimento generale di un traboccare d’animo a esiti di sfumatura differente: è coraggioso, è impetuoso, orgoglioso, appassionato, bramoso, in una conformazione che si attaglia alle statue che paiono vive e alle azioni di guerra. Così il primo animoso che l’italiano recupera è proprio il coraggioso, l’audace, l’acceso. Possono essere animose le operazioni dei vigili del fuoco che li espongono al più serio pericolo, animosa la risposta fiera all’insinuazione svilente, animosa la squadra di ricerca che sfida i dubbi, aggira il problema di metodo e giunge alla scoperta, animoso il cavallo indomito. Un significato cristallino, forte, dritto. Com’è che in italiano si ribalta?

Quando parliamo e scriviamo, anche nella nostra più piana normalità, è difficile non narrare, non avere un punto di vista — suggerire un’immedesimazione anche sfocata.
Trovarsi davanti una persona coraggiosa, audace, accesa, può essere una magnifica ispirazione così come una grana fastidiosa: quando è dei nostri o siamo noi o ha in generale la nostra approvazione, il suo spirito battagliero è giusto — giustificato lo slancio; quando è contro di noi o non ha in generale la nostra approvazione, il suo spirito è un groppo di polemica e avversione. E così il coraggioso si fa ostile.

In questo modo possiamo trovare l’animosità di una risposta completamente fuori luogo, le parti politiche conducono una campagna animosa svillaneggiando senza proposte, e animoso un intervento di gratuita violenza bruta.

È una parola che non ci fa dare per scontato il suo senso, che chiede d’intendere il contesto della sua narrazione, e che perciò imposta una profondità necessaria nel discorso in cui entra.