Scurrile
scur-rì-le
Significato Volgare, sguaiato, specie relativo alla comicità
Etimologia voce dotta recuperata dal latino scurrilis, derivato di scurra ‘fannullone, buffone’, di probabile origine etrusca.
Parola pubblicata il 06 Gennaio 2018
scur-rì-le
Significato Volgare, sguaiato, specie relativo alla comicità
Etimologia voce dotta recuperata dal latino scurrilis, derivato di scurra ‘fannullone, buffone’, di probabile origine etrusca.
Parola pubblicata il 06 Gennaio 2018
Questa parola è uno strumento davvero utile, con un significato tanto preciso quanto articolato e intenso.
Nasce da una figura molto eloquente, quella del buffone; per la verità il latino scurra descriveva il buffone in senso figurato: propriamente era il fannullone, il perdigiorno, e solo per estensione diventava il parassita e poi il buffone. Per intenderci, non siamo davanti a uno di quei mitici giullari del medioevo, liberi come la loro arte, di quelli consacrati nell’opera di Fo: di questo antico genere di servo buffone (che non manca nemmeno oggi) lo scurrile immortala l’inclinazione determinata a una comicità volgare, sguaiata e compiaciuta. Il recupero dotto di questa parola ci suggerisce anche che la trivialità, nello scurrile, non è riguardata in maniera neutrale: lo scurrile è giudicato con sprezzo, o almeno biasimo.
La simpatia esasperata del comico scivola nella scurrilità; l’amico scurrile, nonostante il nostro affetto, va tenuto lontano dalle occasioni formali; durante la cena, al sesto bicchiere, iniziano a rimbalzare barzellette scurrili; e la persona che abbiamo appena conosciuto, convinta di generare complicità, si abbandona ad apprezzamenti scurrili.
Una parola potente e coraggiosa nella sua esattezza: inchioda con eleganza il volgare nella sua dimensione comica, dimensione in cui naturalmente la licenza è più ampia, e in cui quindi la volgarità si sa sferrare con maggior forza.