Divertire

di-ver-tì-re

Etimologia dal latino: de allontanamento vertere volgere. Quindi, volgere altrove, deviare.

Il divertimento, nel senso proprio del termine, è distrazione. È indotto dal comico puro che fa ridere senza sottotesto - niente a che vedere con l’ironia -, è indotto dai cosiddetti passatempi d’evasione, dallo sport fine a se stesso e da un’altra moltitudine di atti che non abbiamo certo difficoltà ad immaginare. Ferma la sua funzione splendida ed indispensabile - sacra come l’ora d’aria - è necessario non commettere l’errore di separarlo nettamente dal resto della vita. La vita non è un pendolo fra noia e dolore con sprazzi di divertimento. O quantomeno, si può aspirare a qualcosa di meglio.

Parola pubblicata il 11 Ottobre 2010