Attanagliare

at-ta-na-glià-re (io at-ta-nà-glio)

Significato Stringere qualcosa con delle tenaglie; tormentare

Etimologia composto di tanaglia, variante meno comune di tenaglia, che viene dal latino tenacula ‘vincoli, attacchi, legami’, preceduto da una a- rafforzativa.

A questa parola, visto lo strumento da cui nasce, colleghiamo subito il significato di ‘stringere con forza’: dopotutto è proprio questo che fanno delle tenaglie. Quindi, quando figuratamente diciamo che guardando un thriller l’angoscia ci attanaglia il cuore, pensiamo di descrivere un’angoscia che stringe il nostro cuore come una tenaglia. questo sarebbe più che sufficiente a usare questa parola con proprietà e forza. Purtroppo, c’è un passaggio semantico intermedio.

Ciò che descrive questa parola, storicamente, non è un generico uso delle tenaglie. L’attanagliamento era specificamente un metodo con cui nel medioevo si rendeva più cruda la pena di morte, e diciamo che riguardava tenaglie e fuoco, senza altro aggiungere. È per questo che attanagliare, figuratamente, più che stringere significa tormentare. Ad esempio, quando dico che la paura mi attanaglia non intendo che mi schiaccia, ma piuttosto che mi lacera; un rimorso che mi attanaglia non mi opprime, ma piuttosto mi ferisce continuamente; se mi attanaglia il tedio, non mi pesa sul petto, ma mi punge. Anche se forse la sfumatura di tormento sarebbe da lasciare andare: senza bisogno di evocare tanto orrore, il significato di stringere forte è già sufficientemente eloquente.

Infine non abbiamo detto, ma è ovvio, che a questa parola può anche essere dato un significato concreto al di là dell’uso delle tenaglie: la nonna entusiasta mi attanaglia la mano, l’amico mi attanaglia in un abbraccio che mi ferma e mi calma, attanaglio il gatto per coccolarlo e lui fa con la mia faccia quello che Lucio Fontana faceva con le tele.

Parola pubblicata il 15 Aprile 2016