Diapason

Le parole della musica

di-à-pa-son o -dià-pa-son

Significato Strumento che dà la nota fondamentale; intervallo d’ottava; estensione dei suoni di uno strumento. In senso figurato: toccare un livello alto (toccare il diapason), uniformarsi a un’opinione, mettersi allo stesso livello (salire al diapason)

Etimologia dal latino diapāson, prestito dal greco diapasôn che indicava l’intervallo di ottava ed era tratto dalla locuzione symphōnía dià pasôn khordôn ‘consonanza attraverso tutte le corde’, da intendersi come ‘tutti i suoni’.

Abbiamo due significati principali. Il più noto è quello relativo alla forchetta a due rebbi inventata nel 1711 da John Shore, famoso trombettista di Händel. Serve per dare il La (di solito a 440 Hz, come già detto qui) al fine di accordare gli strumenti musicali. Essendo robusto e di metallo, ha un’intonazione molto stabile.

L’altro significato è ‘intervallo d’ottava’, alla base dei sistemi musicali di tutte le culture.

Gli antichi Greci avevano ben chiaro un concetto: fra tutti gli intervalli (escludendo l’unisono, che non si può considerare tale), quello di ottava è l’unico a produrre una consonanza talmente perfetta da rendere quasi indistinguibili i due suoni che formano l’intervallo stesso. Dunque, dall’ottava scaturisce un effetto di eufonica armonia. I Greci chiamarono tale relazione sonora appunto diapason, letteralmente ‘che attraversa tutte [le corde]’. Non è un concetto di natura esclusivamente estetica, il cui giudizio può essere sottoposto a un criterio soggettivo, ma è oggettivo, matematico, e si può verificare sia melodicamente che armonicamente.

Questa è un’ottava melodica, diacronica:

e questa è armonica, sincronica:

Con un po’ d’estro artistico, si ottengono risultati decisamente migliori; qualcuno ricorderà cosa riuscì a combinare Edoardo Vianello con la sua: «A- a-, A- a-, A- a-, abbronzatissima!». Con le debite differenze, pensiamo anche allo Scherzo di Beethoven della Nona Sinfonia.

Così il grande teorico musicale, Gioseffo Zarlino, descrisse nelle Istituzioni armoniche la diapason, al femminile, come si usava nel Rinascimento:

Daremo principio al ragionamento delle consonanze dalla Diapason, ovvero Ottava: conciosiache di lei non si ritrova alcuna altra consonanza, che sia più semplice, et maggiormente conosciuta dal sentimento.

Questo sentimento, che proviene dal ‘sentire’ dell’orecchio e dell’anima, si esprime razionalmente, matematicamente, con una semplice proporzione dupla (2:1) ed è sperimentabile sul monocordo o sugli strumenti a corda, come la chitarra o gli archi. Infatti, dividendo una corda esattamente a metà e pizzicando una qualunque delle due parti, si ottiene una nota all’ottava superiore rispetto al suono prodotto dalla corda intera.

Altri intervalli possono essere calcolati partendo dalla proporzione dupla. Per esempio, sottraendo all’ottava (2:1) il valore della quinta (3:2) avremo 4:3, l’intervallo di quarta, ossia 2:1 / 3:2 = 4:3. Ricordiamo che per sommare gli intervalli, le proporzioni vanno moltiplicate, per sottrarle vanno divise.

Come sostenevano Pitagora e i suoi seguaci duemila anni prima di Zarlino, dall’armonioso movimento dei pianeti scaturirebbe un suono splendido, raffigurazione delle giuste proporzioni del Cosmo (non lo avvertiamo poiché lo sentiamo sin da quando siamo nati). E Platone, che com’è noto nella Repubblica aveva escluso le arti dalla sua città ideale, paradossalmente salva la musica, unica arte paideutica, cioè educativa, che permette di comprendere ritmo e proporzione, e quindi utile e necessaria. Insomma, i numeri sono alla base dell’armonia e dell’Universo. Perciò aritmetica, geometria e astronomia sono le compagne della musica, che sin dal primo Medioevo confluiranno nelle arti liberali del quadrivio.

La conformazione degli organi fonatòri maschili e femminili comporta un’estensione vocale di solito più alta nella donna e più bassa nell’uomo, com’è evidente. Perciò, quando intonano insieme la stessa melodia, spesso la donna canta un’ottava più acuta dell’uomo. Insomma, in questo modo realizzano, magari inconsapevolmente, una perfetta consonanza, una completa armonia. Alla fine, andare d’accordo non è così difficile.

Parola pubblicata il 03 Aprile 2022

Le parole della musica - con Antonella Nigro

La vena musicale percorre con forza l'italiano, in un modo non sempre semplice da capire: parole del lessico musicale che pensiamo quotidianamente, o che mostrano una speciale poesia. Una domenica su due, vediamo che cos'è la musica per la lingua nazionale