Embricare

em-bri-cà-re (io ém-bri-co)

Significato Rivestire con tegole, e in generale, coprire; sovrapporre

Etimologia dal latino: imbricare, da imbrex embrice, tipo di tegola in laterizio.

In piedi su un tetto si può osservare la complessa armonia delle tegole: poste le une leggermente sovrapposte alle altre, proteggono la casa dalla pioggia - scivolando l’acqua dall’una sull’altra, senza possibilità di risalire oltre i bordi che stanno a monte e di penetrare nel solaio: la copertura con embrici, tegole coi bordi rialzati che si incuneano a trapezio l’una sull’altra e i cui interstizi sono protetti da coppi, cifra di confine fra il cielo e le case dell’Italia centrale, è forse il tipo di tetto che meglio racconta questa peculiare e simbolica sovrapposizione.

Peculiare perché caratteristicamente parziale - come quella delle carte in mano che si nascondono vicendevolmente col dorso, come quella dei petali che si ricoprono l’un l’altro per creare il meraviglioso involto del fiore, come quella delle splendide squame iridescenti della guizzante sardina in banco.

Simbolica, perché come gli embrici anche alcune discipline, alcune argomentazioni, alcune competenze si possono sovrapporre - embricare - proteggendo i propri punti deboli: lo studente brillante ma svogliato potrà embricarsi con lo studente più metodico ma meno acuto per superare un esame; il saggio medico suggerirà di embricare la conclusione di una terapia con l’inizio di una nuova e più adatta alle mutate condizioni del paziente; argomentazioni a favore della scelta etica di un consumo critico potranno embricarsi con istanze sociali, ecologiche, economiche, e perché no?, spirituali.

Parola pubblicata il 29 Novembre 2011