Giustapporre

giu-stap-pór-re (io giu-stap-pón-go)

Significato Porre accanto più cose lasciandole distinte, senza fonderle

Etimologia dal francese justaposer, probabilmente derivato dell’espressione latina iuxta pònere ‘porre accanto’.

Questo verbo descrive qualcosa di davvero interessante. Infatti l’azione del porre più cose accanto è molto comune, e questa parola ne mette in luce un esito particolare - cioè quello di una non-fusione, della mancanza di un’unione stretta. Questo carattere implica spesso, ma non necessariamente, un giudizio negativo.

Si può parlare delle tegole malamente giustapposte sul tetto che lasciano filtrare l’acqua, e il riparo di fortuna può essere costruito giustapponendo onduline. Se nel tema ci si limita a giustapporre opinioni, mancherà di organicità; nel buono schema possono essere giustapposti eventi contemporanei avvenuti in luoghi diversi; quando siamo scontenti del risultato estetico del biglietto d’auguri, giustapponiamo qualche decorazione e lo roviniamo definitivamente.

Va distinto dai suoi sinonimi. Nell’accostare c’è un che di non compiuto, invece ciò che viene giustapposto è collocato compiutamente. Nell’abbinare c’è un legame stretto fra gli elementi abbinati, cosa che manca nel giustapporre. Insomma, se all’immagine giustappongo una didascalia, la metto anche se non è molto pertinente; se invece ce la abbino è una didascalia ponderata, e se ce la accosto è per vedere come ci starebbe.

Questa parola non è comunissima, e spesso è usata in maniera approssimativa. Però ha una specificità di significato davvero potente, rivelatrice di una certa finezza di pensiero.

Parola pubblicata il 30 Maggio 2016