Malleabile

mal-le-à-bi-le

Significato Di metallo, che è facilmente deformabile e riducibile in lamine; docile, condiscendente

Etimologia dal latino malleus martello: propriamente, che si può foggiare a colpi di martello.

Se pensiamo a qualcosa di malleabile ci viene in mente una sostanza morbida, facilmente modellabile. Ma in realtà la malleabilità è qualcosa di un po’ più intenso.

È malleabile ciò che può essere foggiato a colpi di martello; la malleabilità è una proprietà di certi metalli, che in particolare possono essere battuti fino a essere ridotti in lamine sottili. Il metallo più malleabile è l’oro: pensiamo agli antichi ‘battiloro’, che di mestiere, appunto, battevano l’oro con pesanti martelli per farne preziose foglie ad uso degli artisti. Si dice che i migliori fra questi, dall’oro di un solo fiorino, potessero ottenerne centinaia, dello spessore di pochi millesimi di millimetro.

Una proprietà suggestiva, questa, che ha invitato un notevole significato figurato: si dice malleabile chi è facile da convincere, chi è arrendevole, docile - e risponde immediatamente a un’influenza esterna. Si può parlare delle ambiguità di un politico malleabile, dell’ascesa di un talento estroso e malleabile, del carattere malleabile degli elementi di una squadra.

Il nesso col martello si è un po’ perso, e quella del malleabile resta più facilmente un’immagine collegata al plasmare con le mani. Ma la sua identità è indissolubilmente legata alla forza di colpi che foggiano.

Parola pubblicata il 21 Agosto 2015