Meandro
me-àn-dro
Significato Ansa di un fiume; intrico tortuoso
Etimologia dal nome del fiume turco Meandro, particolarmente sinuoso.
Parola pubblicata il 01 Novembre 2012
me-àn-dro
Significato Ansa di un fiume; intrico tortuoso
Etimologia dal nome del fiume turco Meandro, particolarmente sinuoso.
Parola pubblicata il 01 Novembre 2012
L’uso comune di meandro vuole che sia un intreccio complicato, un dedalo difficilmente penetrabile e sondabile: si parla dei meandri dell’amministrazione pubblica, dei meandri della mente, dei meandri di un castello medievale.
I meandri, però, sono inizialmente le curve che il fiume naturalmente tende a compiere in piano: abbiamo tutti in mente l’ampio fiume tropicale che serpeggia attraverso la foresta, compiendo larghi seni. Ora, la curva del fiume, per quanto curva e perfino stretta, non è certo tortuosa; chiaro, non traccia un disegno retto, ma da qui a vedere il meandro come intreccio inestricabile di strada ce n’è.
Nell’ecologia fluviale il meandro è una ricchezza inestimabile: allunga la superficie di contatto fra acqua e terra, amplia quel mondo umido e anfibio che è patria e ricettacolo della più sconvolgente biodiversità. Un fiume che corre dritto in mare dà molto meno, al mondo.
Così censurare i meandri di una discussione o di una lezione vuol dire castrarla di tanta ricchezza in più che potrebbe dare a chi parla e ascolta; sono i meandri del lungo romanzo a fartici scivolare dentro; ed è nei meandri della vita che non si tira col righello che sta la sua bellezza.