Paralipomeni

pa-ra-li-pò-me-ni

Significato Cose tralasciate; opera che costituisce, o si immagina costituisca, la continuazione o il completamento di un’altra precedente opera

Etimologia dal latino tardo paralipomena, a sua volta dal greco paraleipomena, neutro plurale del participio presente passivo di paraleipo tralasciare.

Questa dottissima parola giace nella memoria di molti per via del titolo dell’opera leopardiana “Paralipomeni della Batracomiomachia”, ma difficilmente, perfino per chi la ricordi, il suo significato appare palese.

I paralipomeni sono un’opera che prosegue o integra un’altra opera: nel caso di Leopardi, i suoi Paralipomeni continuerebbero la “Batracomiomachia” (il racconto di una battaglia fra rane e topi) apocrifamente attribuita a Omero. Nella nostra attualità possiamo descrivere come paralipomeni le valanghe di sequel, prequel e spin-off che si accalcano intorno a certi film, o fumetti, o romanzi. Potendo così contare sul pregio di una definizione che non si riconduce nell’alveo di un gergo da mass media: si può preferire la vecchia trilogia di Star Wars rispetto ai suoi paralipomeni, i paralipomeni del Ciclo della Fondazione di Asimov possono comunque essere piacevoli, mentre i paralipomeni di Law & Order possono essere perfino più belli della serie originale.

Va comunque notato che questa parola ha un’ulteriore radice di significato, più a monte: i paralipomeni sono in generale ciò che è stato omesso, tralasciato. E perciò un’opera che si chiami così significa un’integrazione di quell’omissione - vera o immaginata.

Una parola splendida, che potrebbe essere usata spesso, se purtroppo non fosse così poco intellegibile.

Parola pubblicata il 26 Maggio 2014