Punch
Sanscrito italiano
panch
Significato Bevanda alcolica calda composta tradizionalmente da cinque ingredienti
Etimologia voce inglese, a sua volta dall’hindi pāñc पांच, ‘cinque’, a sua volta dal sanscrito pañca पञच, ‘cinque’ (confronta il latino quinque e il greco pénte πέντε, ‘cinque’).
Parola pubblicata il 30 Novembre 2018
Sanscrito italiano - con Mauro Aresu
Parole sanscrite entrate in italiano, parole italiane che richiamano il sanscrito: dopo il ciclo sulle figure retoriche, Mauro Aresu, giovane studente di lettere classiche, ci propone un tuffo in una delle interazioni linguistiche più fascinose, fra mode contemporanee e suggestioni primigenie.
Forse solo chi ha letto di tantissimi vini e ne ha assaggiati altrettanti riesce a immaginarsi un bel calice di Lacrima lui Ovidiu, il vino rumeno che prende il nome dalle lacrime che il poeta Ovidio avrebbe versato durante il suo esilio a Tomi (l’attuale Costanza), sul Mar Nero; forse solo chi si intende di distillati riesce a pescare qualcosa nella propria memoria sentendo menzionare il Kraken, un rum scuro e speziato; il punch, invece, lo hanno sentito nominare tutti.
La storia di questa bevanda è vaga: non si sa di preciso chi effettivamente l’abbia inventata. Si sa però che il nome compare per la prima volta in una lettera del 1632 in cui un soldato della Compagnia britannica delle Indie orientali raccontò di questo drink a un operatore commerciale: acqua (o tè), acquavite, agrumi, zucchero e spezie, ecco i cinque ingredienti del primo punch di cui abbiamo notizia e che danno il nome alla bevanda.
Ma questa era la versione ‘povera’: una volta che il caldo aperitivo sbarcò nell’Inghilterra del periodo Stuart venne arricchito con il rum, e le spezie, tanto comuni e note nel paese d’origine, divennero nel vecchio continente una componente lussuosa del punch. Contenitori elaborati e atmosfere sfarzose, fattori consoni alla ricchezza della bevanda, hanno poi segnato la storia del punch, che rimane ancora oggi, soprattutto nel Regno Unito, un gustoso e tradizionale aperitivo del periodo natalizio.
E adesso, una bella specificazione che i Livornesi probabilmente aspettano da quando hanno letto la parola in alto: sì, anche in Italia ci siamo dati da fare e, proprio a Livorno, abbiamo preso il punch e ce lo siamo adattati allo stivale: mettici il caffè, togli l’acqua (o il tè) e scambia il rum col rumme (una miscela di alcol, zucchero e caramello scuro) per arrivare al ponce livornese. Sull’origine c’è incertezza, ma la relazione col punch è chiara.
Nel resto d’Italia la tradizione forse non è così ben consolidata e il punch è conosciuto solo per il nome, che sentiamo spesso in film e serie-tv, quindi approfittatene: un bell’inizio di conversazione, dopo aver ordinato due bei punch caldi durante le vacanze natalizie, potrebbe essere proprio «Ma tu lo conosci il legame tra ‘punch’ e ‘cinque’?»
(Se vi state chiedendo se il punch nel senso di ‘pugno’ c’entri qualcosa, e in effetti sarebbe plausibile visto che le dita sono cinque, la risposta è no: quello è un derivato del latino pungere, il che dà una nuova luce al “mi libro come una farfalla, pungo come un’ape” di Muhammad Alì.)