Sventare

sven-tà-re

Significato Mandare a vuoto, far fallire; evitare, scongiurare

Etimologia composto di vento, nel senso di far sfogare, sgonfiare, svuotare all’aria - inizialmente in riferimento alle mine, che venivano neutralizzate sventandole, cioè scoprendo gli intasi in cui erano state ficcate per aprire cave o cunicoli di miniera, e sfiatando poi i gas detonatori.

Peccato che si trovi soltanto in espressioni come “sventare una rapina” o simili. Anzi, in questi sensi non è nemmeno particolarmente efficace: il cliente del gioielliere che sventa una rapina calciando il furfante fra le gambe non la ferma facendola sfogare, ma opponendola. Si può usare così, ma mi pare che in questo modo si rinunci alla cifra, al connotato più caratteristico della parola.

Si potrà sventare una lite che sta per montare in rissa trascinando in una risata l’energia in fermento - effetto palloncino che si sgonfia; si potrà sventare la crisi economica invitandone l’effetto, scegliendo uno stile di vita più sobrio, tornando con l’intenzione sui beni non esclusivi - spinta che cade in fallo; la persona amata o il caro amico saranno in grado di sventare il nostro vaso di Pandora, da cui il represso, l’inespresso e il sofferto balzeranno fuori e saranno sparigliati dalla luce del giorno, e il bene nostro più puro e autentico potrà verdeggiare.

Da notare come una persona sventata sia una persona priva di giudizio e ponderazione - come se gli si fosse aperta una valvola dell’orecchio e il cervello fischiato fuori in una nuvoletta.

Da notare come una vela sventata è quella che viene posta a fileggiare, di taglio rispetto all’azione del vento - e quindi, tesi e gonfiati dalla frenesia dei giorni, si potrà decidere di sventarsi per un po’ in montagna, senza internet, senza cellulare, senza orologio, da soli o con una compagnia eletta.

Parola pubblicata il 12 Gennaio 2012