Automedonte
au-to-me-dón-te
Significato Cocchiere, autista
Etimologia dal nome di Automedonte, auriga di Achille.
Parola pubblicata il 15 Luglio 2025
au-to-me-dón-te
Significato Cocchiere, autista
Etimologia dal nome di Automedonte, auriga di Achille.
Parola pubblicata il 15 Luglio 2025
Una narrazione come l’Iliade ha avuto tempo e modo di fornire alla lingua una quantità di suggestioni sterminata. Molte volte, sono i nomi degli stessi personaggi ad essersi fatti antonomasie, a diventare parole comuni (è certo fra le opere da cui ne sono scaturite di più) e gli effetti sono molto chiari.
Essendo un riferimento culturale alto quanto può esserlo una narrazione epica e tragica sulla cresta dell’onda praticamente da sempre, è facile che le parole che ne vengono fuori si prendano abbastanza sul serio. Ma d’altro canto, come sappiamo, dalle fortezze cerchiate dell’aulico c’è un ricco reticolo di passi, forcelle e valichi che porta nelle valli apriche dell’ironia; quindi aspettiamoci qualche sorpresa.
Automedonte — eccoci! — era l’auriga di Achille. Guidava il suo carro, a cui erano legati i cavalli immortali Balio e Xanto. E be’, non è un personaggio particolarmente complesso o sfaccettato, ma ha una sua letterale centralità: quando succedono molte cose rilevanti, pacifiche e belligeranti, stando vicino ad Achille lui è nel mezzo della scena — dicendo, portando, incitando, mangiando, combattendo (eroe valentissimo pure lui, chiaramente).
Di tutto il personaggio, ciò che la lingua coglie è banale: il ruolo. Non emergono tratti più sofisticati di Automedonte — ricordiamo che la narrazione omerica spesso è scarna, e non è che le antonomasie affiorino da analisi critiche particolarmente circostanziate, sottili e profonde. Automedonte è famoso e guida il carro, stop.
Di qui, nell’Ottocento il nome di Automedonte inizia ad essere usato per indicare il cocchiere — con un tono che da un lato è pretenzioso, dall’altro, elevando molto una figura solitamente modesta, compie un ribaltamento ironico, perfino eroicomico (non necessariamente sarcastico, però). Ad esempio si poteva parlare di come l’automedonte risolvesse prontamente gli impicci che ci si presentavano per la via, o degli automedonti in attesa fuori dal teatro.
Le cose, quando, il carro cede il passo all’automobile, si adattano — peraltro molto bene, con un gancio che fino a quel momento era rimasto senza significato: l’automedonte si confà alla guida dell’auto.
Così la zia che si rifiuta da decenni di guidare è sempre in cerca di un automedonte che la scarrozzi nei suoi non brevi giri; per far avere la nostra lettera alla persona famosa, chiediamo il favore al suo automedonte; e per la festa in campagna ci mettiamo a disposizione come automedonti per andare a prendere e riportare chi arriva e chi riparte.
Il riferimento resta di grande erudizione, ma proprio l’auto lo ha reso più comprensibile anche senza retroterra — e alla fine resta una soluzione più simpatica di quel che si sarebbe detto date le premesse.