Equilibrio

e-qui-lì-brio

Significato Stato fisico di un corpo o di un sistema, per cui la risultante delle somme vettoriali delle forze che vi agiscono è nulla; stabilità; senso che permette a un organismo di conoscere e organizzare i propri movimenti sotto forze esterne; proporzione; obbiettività

Etimologia dal latino aequilibrium, composto di aequi- ‘uguale’ e libra ‘bilancia’.

Il latino aequilibrium era un termine che scaturiva da un’immagine quotidiana e suggestiva: sui due piatti della bilancia sono posti pesi uguali, e quindi si trovano in equilibrio. La somma delle forze, nel sistema della bilancia, la lascia in uno stato di quiete - ed è da qui che nasce tutto il resto.

Fu il lessico scientifico a sdoganare questa parola in italiano, nel XVI secolo, agli albori del discorso sulla scienza; e in effetti pare proprio uno di quei termini fondamentali delle scienze, trasversalmente necessario a fisica, chimica, biologia, economia e via dicendo. Descrive uno stato stabile, vuoi nel moto, vuoi nella quiete - vuoi per assenza di forze esterne, vuoi perché queste forze esterne si bilanciano (!) o vengono dominate. In breve, fu esteso ben al di là dell’orizzonte scientifico.

È equilibrio quello del castello di carte, equilibrio quello del funambolo; è equilibrio quello del composto chimico in cui la proporzione di prodotti e reagenti è costante, come è equilibrio quello fra le proporzioni di una statua; è un equilibrio quello trovato da domanda e offerta, è equilibrio quello della barca a vela che non viaggia né a poggiera né a orziera, cioè né verso il sottovento né verso il sopravvento; è equilibrato il giudizio del saggio ed equilibrata la proposta del politico obiettivo.

La genialità di questa parola è tutta qui: l’esperienza umana si svolge in un turbinìo di forze, fisiche e non fisiche. L’equilibrio non è la morte di questo turbinìo. È lo stato di ciò che, subendo queste forze, non subisce mutamenti; il senso di chi, subendo queste forze, resta padrone di sé.

E poi sentitela: equilibrio. Un suono piano, ma vibrante di energia.

Parola pubblicata il 01 Gennaio 2016