Squarciare

squar-cià-re (io squàr-cio)

Significato Lacerare ampiamente e con violenza

Etimologia dall’ipotetica forma del latino parlato exquartiare, derivato di quartus ‘quarto’, propriamente ‘dividere in quattro’.

È chiaro: siamo davanti a una parola di violenza rara, e il fatto che sia comune richiede un uso particolarmente consapevole.

La sua radice è la stessa di ‘squartare’; ma mentre questo ha conservato il significato di spaccare in quattro ed estensivamente di fare a pezzi, squarciare è passato a significare più specificamente un lacerare ampio e violento. Significati parimenti cruenti, ma piuttosto diversi.

Sorvolando sui casi d’uso più spiacevoli, se non atroci (che comunque sono fin troppo consueti), si squarcia il sacchetto di biscotti che tentavamo di aprire con discrezione, il vento squarcia le nubi nere e compatte rivelando un cilestrino abbacinante, l’incontro inaspettato squarcia la noiosa routine. Come dicevamo, oltre ad essere caratterizzato da una violenza suprema, da un’energia senza pari, l’atto dello squarciare comunica anche un’ampiezza del tratto tale che non permette ricuciture o guarigioni - volentieri in senso figurato e iperbolico. Ciò che viene squarciato non potrà più essere come prima.

Una freccia importante al nostro arco, capace di dare al discorso una forza descrittiva meravigliosa, a volte tremenda.

Parola pubblicata il 29 Aprile 2016