Ucronia

u-cro-nì-a

Significato Esperimento mentale con cui si ipotizzano esiti storici diversi da quelli che realmente si sono verificati

Etimologia dal francese uchronie, neologismo del filosofo Charles Renouvier, coniato nel 1876, sul modello della parola “utopia”, a partire dal greco chronos tempo.

E se Hitler avesse vinto la Guerra? E se Alessandro Magno si fosse mosso alla conquista dell’Occidente? Queste sono due fra le più classiche ipotesi ucroniche. Infatti per ucronia si intende un esperimento mentale - che ha acquisito la dignità di genere narrativo - volto a sostituire certi decorsi storici reali con ipotesi alternative. In altri termini, l’ucronia si basa sulla domanda fondamentale: e se le cose fossero andate diversamente? Notiamo che comunque ci si riferisce quasi sempre a ipotesi di diversi esiti politici o militari, e meno comunemente a diversi esiti, ad esempio, culturali o tecnologici, che invece si ritrovano nelle narrazioni steampunk.

La “fantastoria” così tratteggiata si presta a veicolare complesse riflessioni politiche - forte di tutti i vantaggi della narrazione fantastica, che la possono portare sulla via del racconto utopico o distopico.

Alcuni romanzi ucronici hanno fatto la storia della letteratura, come ad esempio “La svastica sul sole” di Philip Dick, che tratta proprio l’ipotesi di una vittoria nazista della seconda Guerra Mondiale; ma ad ogni modo l’ucronia è una suggestione antica: è nel decimo libro dell’Ab Urbe condita di Tito Livio, scritto duemila anni fa, che ne troviamo il primo esempio, cioè la ponderazione dell’ipotesi di che cosa sarebbe accaduto se Alessandro Magno avesse sfidato Roma. (Manco a dirlo, secondo Tito Livio vincevano i Romani, e di brutto).

Parola pubblicata il 19 Maggio 2014