Arborescente
ar-bo-re-scèn-te
Significato Che ha forma d’albero, che si sviluppa come un albero; di un arbusto, che raggiunge forma e dimensioni simili a un albero; di minerali, che si aggregano in forma ramificata
Etimologia voce dotta recuperata dal latino arborescens, participio presente di arborèscere, ‘diventare un albero’, da arbor ‘albero’.
Parola pubblicata il 19 Febbraio 2021
Che prende la forma ramificata di un albero. Sembra una parola essenziale, quante volte ci capita di notare un’analogia del genere? Eppure è davvero poco usata, e ha una certa forza solo in lessici specialistici.
Dire ‘arborescente’, però, non è come dire ‘ad albero’. Dire che qualcosa ha una forma ‘ad albero’ non fa che prendere l’etichetta di una forma e spiaccicarla su qualcos’altro: è analogia con poca poesia. L’arborescente è diverso. Nasce da un antico verbo latino (in effetti si nota la sua forma di participio presente), arborescere, che ha il significato meraviglioso di ‘diventare un albero’, o ‘crescere come un albero’. La cifra di questa meraviglia sta nel suo essere un verbo incoativo, che cioè descrive la fase iniziale di un’azione, di un processo. L’arborescente coglie lo stupore di quando iniziamo a riconoscere una forma ad albero.
Ad esempio in botanica si dice arborescente l’arbusto o l’erba che sfida la propria costituzione arrivando a forme e dimensioni che sarebbero proprie di un albero — come alcune aloe e alcune felci; in mineralogia, si dicono arborescenti quelle formazioni che ricordano ramificazioni arboree, come quelle del rame nativo o di certi cristalli (nella foto, pirolusite). In questo caso ‘arborescente’ è intercambiabile con ‘dendritico’ (dendrón in greco è l’albero), sinonimo per molti versi interessante ma decisamente meno accessibile.
Fuor di scienza, però, potremmo parlare della progressione arborescente di un romanzo, che apre la storia principale in una viva trama di narrazioni concentriche; dei rivoli arborescenti del torrente che ci conducono, ciascuno, a una diversa fonte. Classicamente si parla delle rappresentazioni della ninfa Dafne arborescente che sfugge — trasformandosi in alloro — alla concupiscenza di Apollo, e qui ci capita molto spesso di parlare della vita arborescente di una parola, che mostra come rami lontani si dividano dal medesimo fusto di parole antiche che immaginiamo.
Una parola rara, ma vivida, incisiva e accessibile.