Bandire

ban-dì-re (io ban-dì-sco)

Significato Annunciare con avviso ufficiale; mettere al bando, esiliare, allontanare

Etimologia dal gotico bandwjan ‘fare un segnale’.

Bando alle ciance, due cose sono particolarmente interessanti, in questa parola.

La prima è l’origine. Si può pensare che l’emersione di una parola in una lingua sia un fenomeno che avviene in maniera unitaria e omogenea - come se ne prendesse la cittadinanza; o meglio, anche se non lo pensiamo, di rado pensiamo che non è così, di rado ci soffermiamo a concepire la frammentarietà variegata e desultoria di un fenomeno del genere. E questa parola ce lo fa intendere bene. Infatti non ci sono dubbi che la sua origine sia gotica, ma secondo le ricostruzioni più accreditate si è affacciata sia per una via immediata dal gotico stesso, sia per una via mediata (specie al nord) sul modello del francese bannir. Alla stessa forma ‘bandire’ si approda nel XIV secolo dopo una gestazione in latino prima e italiano poi nella veste di ‘bannire’.

La seconda è l’articolazione dei significati. Infatti in questo verbo convivono il bandire il concorso e il bandire il fumo. Dopotutto ‘bandire’ ha il significato originale di ‘fare un segnale’ (in gotico bandwô), e questo si è tradotto nella nostra lingua nel senso di fare pubblicamente un annuncio ufficiale. Tale annuncio può prendere le forme e le sostanze più disparate, percui sì, si può bandire il concorso, come anche l’asta e la nuova scoperta.

Ovviamente si può anche bandire un divieto o una condanna (ecco qui il feroce bandito!); e fra i bandi di condanna più sentiti e gravi c’erano quelli all’esilio. Da questi usi eccellenti si dirama il bandire nel senso di allontanare (in maniera definitiva) e di eliminare, vietare: Dante fu bandito da Firenze, lo zio è stato bandito dal cinema da quella volta che ubriaco si lanciò contro lo schermo, il cinema poi ha bandito gli alcolici, e bandiamo ogni malizia dalla discussione.

Parola pubblicata il 05 Ottobre 2017