Calamità
ca-la-mi-tà
Significato Disgrazia, sciagura di grande portata
Etimologia dal latino calamitas ‘disgrazia, rovina’, di origine non latina.
Parola pubblicata il 20 Gennaio 2018
ca-la-mi-tà
Significato Disgrazia, sciagura di grande portata
Etimologia dal latino calamitas ‘disgrazia, rovina’, di origine non latina.
Parola pubblicata il 20 Gennaio 2018
Questa parola viene usata perlopiù in espressioni come ‘calamità naturale’, o ‘stato di calamità’: espressioni che troviamo sui quotidiani, tanto ripetute da far perdere la vivida, esatta dimensione di questa parola.
Siamo davanti a una parola grossa, grave: descrive non una semplice disgrazia o sciagura, che può avere anche una dimensione intima, e nemmeno una catastrofe vasta di sapore apocalittico. La calamità è un evento funesto e preciso che colpisce un gran numero di persone, un’intera comunità. Si parla di come la siccità sia una calamità che gli agricoltori devono fronteggiare sempre più spesso; davanti alla pubblica calamità di un’epidemia si discutono le contromisure d’igiene pubblica; e si nota come l’allignare di certe idee possa essere una vera calamità.
Però spesso accade che le parole più cupe abbiano degli esiti ironici, e anche questo è il caso: la disgrazia collettiva si fa iperbolica e scherzosa. Il cucciolo indomabile è una calamità per il mobilio, il successo del programma televisivo è una calamità culturale, e lo zio paga una fortuna d’assicurazione perché al volante è una calamità.
Una parola intensa, che chiede d’essere usata con estro.
(Ah, ma c’entra qualcosa con la ‘calamita’, il magnete? La risposta è no: purtroppo, però, l’incertezza delle ricostruzioni etimologiche non permette confronti simpatici.)