Casomai

ca-so-mà-i

Significato Nel caso che; semmai

Etimologia unione di caso e mai.

Parola corrente, semplicissima, che non balza all’occhio. Addirittura pare una mera giustapposizione fra due parole ancora più comuni, quanto possono esserlo ‘caso’ e ‘mai’. E che però crea una sinergia poetica di sintesi formidabile: è in queste forze discrete, che non si fanno notare che sta la gran parte dell’intensità retorica del nostro discorso. Diciamolo subito: è merito del ‘mai’, un ingrediente cardinale, dalla versatilità incredibile — ma la sua enfasi sta tutta nel ‘caso’.

Il casomai conduce una doppia vita, come congiunzione e come avverbio. Nella prima veste significa ‘eventualmente, nel caso che’: «Casomai non ci vedessimo prima di capodanno, buona fine e buon inizio», dice la persona che non ha intenzione di contattarti per rifarti gli auguri; «Non ti disturbare, casomai ne avessi bisogno lo andrei a prendere io» dice la persona che non sa ancora se è proprio necessario questo recupero, e che avanza un’ipotesi poco probabile.
Nella seconda veste, quella avverbiale, ha un atteggiamento restrittivo: mi dici che dovresti essere casomai tu a lamentarti, e non io, mentre io chiarisco che alle poste passerò casomai domani.

Piazza nel discorso una probabilità scarsa dai contorni molto netti; lo fa presentando innanzitutto la consistenza pensata di un accadimento, di un ‘caso’ (parente etimologico del ‘cadere’), generando l’effetto di una certa potenza di previsione; ma lo spazza immediatamente via nella collocazione, se non irreale, almeno timida e volante di un ‘mai’. Quello del casomai è lo spazio di lavoro di ipotesi, congetture, speranze che vogliono essere considerate ma a distanza. Uno spazio che ha una forte e ampia dimensione retorica ed espressiva, che accoglie un largo spettro di sentimenti: ha l’impronunciabile speranzoso riserbo di un innamorato «casomai potrei accompagnarti io», ha la iattanza enfatica di un «casomai dovrebbe essere lei a dover rendere conto a me», ha l’avvedutezza tenera, premurosa ed esperta del «te ne metto due nello zaino, casomai ti servissero».

Il casomai ci mostra l’effetto nascosto del dire una cosa per cancellarla prima di subito, nella stessa parola.

Parola pubblicata il 28 Dicembre 2021