Conciliabolo
con-ci-lià-bo-lo
Significato Riunione furtiva, spesso per fini illeciti od occulti; concilio ecclesiastico irregolare, non indetto dal papa
Etimologia dal latino conciliàbulum ‘luogo di riunione’, derivato di conciliare ‘riunire insieme’, composto da con e dal tema di calare ‘chiamare’.
Parola pubblicata il 07 Aprile 2017
Il carattere marcatamente negativo di questa parola emerge già in latino, infatti il conciliabulum, oltre a descrivere luoghi di riunione come piazze di mercato, poteva indicare luoghi malfamati. Gli accrocchi di persone sanno essere sospetti…
In italiano acquista il profilo di fratello maligno del ‘concilio’ (solenne, legittimo e palese), e denota un’adunanza appartata, furtiva, fra persone poco raccomandabili o che comunque si ritrovano per fini occulti, e perché no? illeciti. Il conciliabolo dei finanziatori prima della discussione del progetto non promette nulla di buono, dopo la presentazione del nuovo fidanzato le amiche si stringono in un conciliabolo che fa sudare freddo, e prima della votazione nel consiglio si agglomerano diversi conciliaboli, intorno a cui ronzano i giornalisti.
In ambito ecclesiastico questa piega del conciliabolo è ancor più netta (per quanto il carattere di segretezza venga in parte meno): infatti ha storicamente descritto concilii non indetti dal legittimo pontefice e ai suoi danni, magari con intenti scismatici.
Una parola ricercata e precisa, da tener pronta nella nostra faretra.