Condurre

È curioso notare come i significati italiani del verbo ‘condurre’ paiano molto più circoscritti rispetto a quelli del ‘conducere’ latino. Ma si tratta solo di diversi esiti di estensioni figurate - e per comprenderli è necessario capire il nocciolo di questo termine.

Condurre significa ‘guidare insieme’. Chi conduce porta a sé, con sé un gruppo, un veicolo, dei materiali, delle proprietà specifiche e perfino delle performance, dei contegni o delle consuetudini di vita. Ne è guida. Così posso condurre delle persone lungo un cammino, posso parlare al conducente dell’autobus, il tubo conduce gli scoli al pozzo, la pentola di acciaio conduce bene il calore, l’opera teatrale o l’esame vengono condotti magistralmente, il nonno conduce una vita frugale: e si tratta solo di uno scorcio di tutti i significati variegatissimi che questa parola può comunicare. Nella latinità questa immagine del condurre a sé o con sé si declinava in un radunare, ma anche in un prendere in prestito o in affitto qualcosa (significato ancora vivo in ambito giuridico: il conduttore è chi prende un bene in locazione), o nello stipendiare qualcuno - conducendolo nel proprio progetto.

È una parola che come poche altre ci fa capire come possedere un nocciolo di significato - il dirigere - permetta di estenderlo, di piegarlo, di metterlo sotto una luce nuova. Davanti a una parola così versatile si sentono tutta la povertà degli usi stereotipati e tutta la potenza degli usi poetici.