Cornucopia

cor-nu-cò-pia

Significato Corno colmo di frutti e fiori, simbolo di abbondanza

Etimologia dal latino: cornu corno copia abbondanza.

Una cornucopia è in generale qualcosa che elargisce senza fine: ma che cosa scroscia dalla cornucopia?

In origine era simbolo legato alla fertilità del terreno: le allegorie dell’abbondanza riversano dalle loro cornucopie frutta, spighe, fiori. Da qui la predilezione araldica per questo simbolo; infatti quale segno può essere miglior sintesi della prosperità di una contrada o di una famiglia?

In tempi più recenti, coerenti con l’allontanamento dalla terra madre e dai cicli immortali della natura, ci siamo abituati a vedere uscire dalla cornucopia gettoni d’oro - telefonate, telefonate, telefonate.

Parlando dell’uso corrente che se ne può fare, un brillante pubblicitario potrà essere una cornucopia di idee, il pasto luculliano potrà parere imbandito con una cornucopia, il vecchio professore sarà una cornucopia di sapere.

Nota mitologica extra: che cos’era la cornucopia?

È incredibile la costanza dell’influenza mitologica nella costruzione della lingua. Infatti torniamo a Creta, con Zeus poppante che viene allevato dalla capra Amaltea in vista dello scontro con Crono. Il giovane dio mostrò fin da piccolo abilità e poteri colossali, e una volta, da bambino, giocando con la capra nutrice, capitò che le spezzasse un corno.

La capra ferita fu curata da una ninfa, Melissa, che allora Zeus premiò donandole il corno spezzato di Amaltea riempito con fiori e frutta: da allora avrebbe profuso ogni cosa desiderata dal suo possessore.

Altra versione vuole che invece la cornucopia fosse il corno spezzato di Acheloo, divinità fluviale, figlio di Oceano e padre delle sirene, che lottò (perdendo) contro Eracle per la mano della bella Deianira: ne prese tante che poi non l’avrebbe riconosciuto nemmeno sua madre. Teti, per la precisione.

Parola pubblicata il 28 Settembre 2011