Esoso

e-sò-so

Significato Odioso; esagerato

Etimologia dal latino: exosus che odia - oppure che è odiato, composto di odi odiare.

Mi trovo in piacevole imbarazzo a scoprire che in questa parola il significato di esagerato, avido e impositivo (che davo per unico e scontato) non è che una lontana sfumatura, seppur di successo, rispetto al significato originale.

Infatti la denotazione centrale che troviamo nell’etimologia è una voce dell’odio, ciò che si fa odiare: da questo sorprendente rilievo generale si dipanano gli usi possibili.

L’ambito che ha accolto meglio questa parola è quello dei rapporti economici in senso lato: cifre esose (eccessive), creditori esosi (avidi), richieste esose (esagerate), persone esose (impositive) - ambito che ben si presta all’odio e al malanimo, pur se questa parola vi vive in formule perlopiù codificate; ma però, visto che la parola è nostra e viste le premesse, possiamo usarla con fantasia linguistica.

Dal collega di università che durante una discussione fa ostruzionismo con tendenze nichilistiche, al temporale disastroso che rivela falle nell’amministrazione, l’esoso sfoggia una grande versatilità: ma non è più il sentimento negativo in cui si è coinvolti, bensì un giudizio, la valutazione negativa di una condotta o di un evento, matura, assertiva. Per questo meriterebbe di riespandersi con estro, sfondando le strette formule in cui questa parola giace confinata.

Parola pubblicata il 11 Novembre 2011