Eufemismo

eu-fe-mì-smo

Significato Figura retorica con cui si smorza l’asprezza di un’espressione - usando una perifrasi o dei sinonimi

Etimologia dal greco: euphemì parlar bene, composto da eu bene e pheme cosa detta.

È una figura retorica comunissima, nel parlato: piuttosto che dire qualcosa di scontato o volgare o duro, si dice lo stesso ma con un giro di parole che ne lenisce un po’ i toni, o con delle parole alternative buffe, o più consone al contesto.

Si tratta di un regno in cui l’ironia, comunque, la fa da padrona. Quanto sono più fertili e ridenti gli eufemismi, rispetto alla piana descrizione della realtà! C’è del pensiero, dietro, e tengono elegantemente conto della sensibilità dell’ascoltatore.

Ma questi non sono gli unici casi. Meno felicemente, gli eufemismi possono essere goffi mezzi per mantenere o risolvere relazioni problematiche - “il consiglio di amministrazione ha optato per una riorganizzazione della forza lavoro” vs “sei licenziato” - oppure scacciare dal parlato immagini che la nostra cultura non accetta: se ci pensate un attimo, non esistono concetti che abbiano più eufemismi del sesso e della morte.

Parola pubblicata il 27 Marzo 2011