Giustificare
gius-ti-fi-cà-re (io gius-tì-fi-co)
Significato Rendere giusto; discolpare, provare la giustezza di un’azione
Etimologia dal latino: iustificare rendere giusto, composto di iustum giusto facere fare, rendere.
Parola pubblicata il 25 Luglio 2012
Parola molto viva e delicata; il rendere giusto qualcosa ha un che di strano: o qualcosa è giusto o non lo è, e a poco valgono le sofisticazioni per trasformare il nero in bianco. Ma la giustificazione non è tanto grossolana. Infatti è tramite un’integrazione di informazioni che qualcosa viene giustificato - un’aggiunta di dati che mostra una realtà diversa da quella percepita a prima vista. Così il giustificare propone un nuovo vaglio del fatto, richiede un appello, un nuovo giudizio. Così la giustificazione a scuola trasfigura una vaga assenza dalle lezioni in un motivato impedimento a presentarsi in classe; lo scasso della porta del vicino è giustificato dalle grida che si sentono provenire dall’interno; il ritardo potrà essere giustificato da un incidente imprevedibile.
È importante notare però i limiti della giustificazione: non tutto, pur nella piena e umana conoscenza delle sue cause, può essere giustificato. Potrà essere spiegato, potrà essere capito, potrà addirittura essere compreso e compatito, ma non per questo gli potrà essere risparmiato l’esilio da ogni forma di giusto. La violenza in famiglia, le azioni d’odio di gruppi organizzati, l’abuso di potere, lo stupro.