Intortare

in-tor-tà-re (io in-tòr-to)

Significato Raggirare; impantanare

Etimologia derivato di intorto cioè avvolto su sé stesso, dal latino: intorquere torcere su sé stesso.

È una parola che sembra propria di un registro giovanile e popolare, ma questo è dovuto soprattutto all’errata convinzione che abbia qualcosa a che vedere con le torte da mangiare. Invece è un degnissimo derivato di “intòrto”, parola non comune che è grossomodo un sinonimo di “contorto” - ed è da questa parola che prendono le mosse i suoi vari significati.

Sintetizzandoli con un esempio, si può essere intortati da un venditore scaltro che ci convince a comprare con un rigirío di parole oppure ci si può intortare durante l’esposizione di una tesi complessa: nel primo caso l’intortare è un raggirare e nel secondo caso un impantanarsi. Infatti nell’uso comune l’intortare può essere sia un contorcere al fine di ingannare sia un contorcere che porta ad un nodo insolubile. Quindi l’amico ci potrà intortare con strani discorsi per portarci ad una festa orrenda a cui non vuole andare da solo e le domande poco chiare di un professore intorteranno lo studente (che però magari non aveva studiato un gran che). Il nocciolo di significato resta lo stesso - il confondersi -, ma sono due declinazioni ben distinte.

(Comunque alla fine l’immagine fuorviante della torta può rientrare dalla finestra: chi ti raggira ti “cucina”, e chi ti confonde irrimediabilmente ti lascia impastato in un ineluttabile pantano di pasta frolla.)

Parola pubblicata il 18 Dicembre 2013