Pingue

È una parola rara, che vive in registri elevati - ma ciononostante è semplice, e il ventaglio di significati che ha merita attenzione.

Il significato basilare di “pingue” è “grasso”. Si può quindi parlare dei pingui fianchi del signore incastonato nella poltroncina del cinema, o eufemisticamente di persone caratterizzate da una ragguardevole pinguedine, o di pingui porcelli che scorrazzano lieti per i campi - e per estensione può significare “abbondante”: con una sapiente manovra imprenditoriale ci si assicureranno pingui guadagni. Il grasso del pingue può però anche essere l’oleoso, il resinoso, il melmoso: ci potrà essere servita una pinguissima pasta al pesto, o l’aria potrà essere carica del pingue profumo di una candela, o il gabbiano potrà rimanere intrappolato in una pingue melma di petrolio. Inoltre il pingue può anche essere il fertile, come è una terra nera e grassa.

In effetti questa parola può in pratica essere sempre sostituita dal più comune aggettivo “grasso”. Ma certo, con la sua sfumatura di delicatezza, impreziosisce il discorso di chi la usi.