Rinculare

rin-cu-là-re (io rin-cù-lo)

Significato Indietreggiare senza voltarsi; detto di arma da fuoco, arretrare all’atto dello sparo

Etimologia da culo, col prefisso ingressivo rin-.

Questa parola ci mostra come un evidente richiamo al culo possa conferire una forza rappresentativa tutt’altro che volgare.

Va detto: qui non mancano i sinonimi, anche quelli alti — ma hanno tutti toni differenti, e una precisione per certi versi inferiore. Pensiamo all’arretrare, atto così poco personale che possono arretrare culture, deserti, linee d’attacco dei capelli. Pensiamo al portamento drammatico, teatrale dell’indietreggiare, alla statura morale del retrocedere, che non è mai solo fisico. Il rinculare differisce.

Il rinculare ci presenta un muoversi indietro senza voltarsi. Spesso anche i suoi sinonimi adombrano un’idea simile (si arretra, si indietreggia, si retrocede fronteggiando, senza dare le spalle), ma in questo caso è un tratto essenziale. E proprio qui entra in gioco il fattore culo.

Normalmente il culo ha una presenza posteriore che serve discretamente quella anteriore. Con le sue natiche ci spinge avanti e in salita, ci sostiene quando noialtri ci sediamo o appoggiamo, lo agitiamo mentre noi danziamo. Fa il nostro gioco. Nell’atto del rinculare, invece, si ritrova in un davanti relativo, avanzato: non in una sporgenza controllata, e nemmeno maliziosa, ma precedente nel senso di marcia, in una posizione, di fatto, di pura incompetenza. Ingombra la nuova linea di retrofronte senza guardare, senza guidare. Il rinculare è goffo.

Così se raccontiamo di come i cavalli dei cavalieri iniziarono a rinculare durante la battaglia, diamo subito l’idea di quarti posteriori che spingono chi sta dietro, di un arretrare scomposto, che non domina più la situazione — ed è già quasi sconfitto; se diciamo che la formazione politica, davanti alla proposta radicale e necessaria, rincula, ecco che ne vediamo la timidezza, il modo perfino vile in cui cerca di sfilarsi senza darne l’impressione, temendo di scontentare qualcuno e finendo per urtare tutti; e sulle pagine sportive si commenta il modo in cui alcuni giocatori, incalzati, abbiano rinculato, facendosi stringere e mostrando poca grinta.

Non brilla pensiero tattico, nel rinculare (pensiamo per contro al ritirarsi). C’è un trovarsi nell’imbarazzo improvviso di un’inattesa delega di guida al didietro.
E anche il rinculare delle armi da fuoco nel momento dello sparo (pensiamo ai cannoni sul galeone) descrive uno spingere indietro del culo dell’arma, pensata per colpire avanti: il suo scoppio, come ci insegna sir Isaac Newton, non agisce solo proiettando la palla nella volata verso l’obiettivo, ma con la stessa forza reagisce indietro.

Parola pubblicata il 11 Giugno 2021