Schifo

schì-fo

Significato Ripugnanza, disgusto; che è ripugnante, disgustoso

Etimologia dal francese antico: eschif, a sua volta dal francone: skiuhjan aver riguardo, rispetto. Da cui anche schivo, schivare.

Il verecondo riguardo che è proprio dello schivo, nello schifo diventa una distanza frapposta per disgusto. È ciò che si scansa perché ributtante. Così il normalissimo “fa schifo” non resta un banale “non mi piace, mi disgusta”: acquista la profondità di una tensione repulsiva che tende a farti evitare l’oggetto dello schifo, fuggendo il rischio di contaminazione - se non acquista direttamente un connotato dinamico, d’azione: “ti schifo”.

È di grande interesse notare come una sua aggettivazione non debba necessariamente tradursi in “schifoso”: una cosa può essere schifa - un’espressione immediata e bellissima. Pensiamo ai cavoletti di Bruxelles o ai broccoletti mezzo surgelati serviti a mensa. Dire che sono schifosi è pomposo, largo, pesante. Dire che sono schifi è più modesto, asciutto, semplice - direttamente e strettamente riferito all’oggetto, senza smuovere, come fa lo schifoso, la percezione condivisa di riprovazione e ripugnanza.

Parola pubblicata il 12 Luglio 2012