Slide
L'anglicismo e il gentiluomo
slàid
Significato Diapositiva; l’immagine proiettata della stessa
Etimologia voce inglese, dal verbo to slide ‘scivolare, scorrere’, di origine germanica.
Parola pubblicata il 24 Maggio 2019
L'anglicismo e il gentiluomo - con Eleonora Mamusa
Di nuovo sul fronte sempre caldo, interessante e scivoloso degli anglicismi: stavolta a venerdì alterni con Eleonora Mamusa, linguista e lessicografa - per riuscire a strutturare in merito idee più confacenti.
A ciascuna epoca i propri termini. Quello della slide è un tipico esempio di come, da qualche tempo a questa parte, alcune importazioni inglesi si stiano facendo spazio nella lingua italiana per coprire un ambito semantico relativamente recente ed in costante evoluzione, quello della tecnologia e dell’informatica, in maniera spesso ristretta e precisa. A differenza della lingua madre, in cui la parola slide è ricchissima di significati, per noi il riferimento è pressoché univoco: basta nominarla e mentalmente ci ritroviamo subito in un’aula, probabilmente a seguire una conferenza o una presentazione e ad osservare immagini e schemi su quello che per il relatore è un sussidio visivo ormai diventato quasi indispensabile.
Potremmo dire che la slide è l’evoluzione della diapositiva. I dizionari ce le propongono come sinonimi l’una dell’altra, ed effettivamente i significati erano paralleli fino ad appena un decennio fa o poco più. Ma mentre in inglese il termine acquisisce prima il significato di lucido preparato per essere proiettato su uno schermo e si evolve poi in maniera naturale ad indicare in maniera estensiva l’immagine stessa, il passaggio non è invece riuscito alla parola italiana, che rimane prevalentemente confinata al supporto concreto del foglio di plastica trasparente o della fotografia. La diapositiva ci riporta quindi, nell’immaginario comune, ad una prassi ormai poco diffusa, dal sapore quasi rétro, mentre la slide, con il suo essere effimera e completamente digitale, si è presa quello spazio di novità ma anche di dinamismo che è tipica della sua etimologia.
Il nome deriva infatti dal verbo omografo, che indica uno scorrere, uno scivolare (oltre ad avere altri significati imparentati tra i quali pattinare e slittare), e come sostantivo è innanzitutto la superficie, di solito inclinata, in cui qualcosa viene poggiato e fatto scivolare, spesso con l’intento di osservarlo. Se ora immaginate nuovamente di essere presenti a quella conferenza e vi concentrate sul movimento delle immagini proiettate, difficilmente scorderete la loro parentela con la slitta.