Stentoreo

sten-tò-re-o

Significato Potente, forte, riferito alla voce umana

Etimologia dal nome di Stentore eroe dell’Iliade, araldo degli Achei, capace di gridare con una voce forte quanto quella di cinquanta uomini.

Una voce stentorea è una voce poderosa, solenne, d’autorità: l’etimo classico non fa che elevarla, tanto che, come spesso capita, si ritrova relegata nei toni aulici o ironici.

Potrà essere stentoreo il discorso ispiratore di un sindaco o di un artista durante il festeggiamento cittadino; il religioso tuonerà, stentoreo, contro il tal malcostume o il tal compromesso etico; il timido studioso tenterà un’apertura stentorea della conferenza, e il populista arringherà stentoreamente la folla.

Nota mitologica extra: Chi era Stentore?

Ora, Stentore non è questo gran personaggione protagonista di mille mitiche avventure. Fa una mezza comparsa fugace nell’Iliade e basta - distinguendosi appunto per il suo gran vocione, tanto che il suo epiteto è ‘voce di bronzo’. Pareva una tromba. Ci viene presentato in questo frangente: Achille, incazzato con Agamennone, ha smesso di combattere, e gli Achei, senza il Pelide, in battaglia sono molto più pavidi, mentre i Troiani si sono fatti baldanzosi. La dea Era, volendo sostenere gli Achei, prende le fattezze dello squillante Stentore, e li arringa dicendo che sono delle pappemolle e delle viole mammole, cercando di risvegliarne il bellicoso orgoglio. Fine. In ultimo ci giunge notizia di una gara che Stentore volle fare con Ermes per vedere chi avesse la voce più forte. Ovviamente finì malissimo. Se c’è una cosa che si impara dai miti greci è che non devi fare gare con le divinità. Mai. Hanno la tendenza a uccidere gli sfidanti, se vincono. E vincono sempre.

Parola pubblicata il 06 Novembre 2012