Proditorio
pro-di-tò-rio
Significato Da traditore, compiuto a tradimento
Etimologia voce dotta recuperata dal latino tardo proditorius, da proditor ‘traditore’, a sua volta da proditus, participio passato di pròdere ‘consegnare’, derivato di dare con prefisso pro- ‘davanti’.
Parola pubblicata il 14 Settembre 2022
Questa è una parola dallo status particolare. Da un lato ha una netta aura ricercata, dall’altro non ha sinonimi stretti — e indica un carattere che può essere notato anche nel discorso più semplice. Insomma, è una parola alta e imprescindibile.
Il significato è semplice: si dice ‘proditorio’ ciò che è ‘da traditore’, o che è compiuto a tradimento. Il latino pròdere aveva il significato di ‘consegnare’, letteralmente ‘dare avanti’, atto con cui spesso si consuma il tradimento, che sia di oggetti o persone. Il che lo rende davvero prossimo al tràdere, padre del tradire, che ugualmente è un consegnare, un ‘dare oltre’. Però in latino era solo pròdere a significare ‘tradire’: per acquisire il significato che conosciamo oggi a partire dal consegnare, il tràdere avrebbe avuto bisogno del cristianesimo. Fu il racconto di come Giuda consegnò (tradidit) Cristo, fu il racconto dei vescovi che consegnarono i testi sacri agli uomini di Diocleziano, a determinare lo slittamento di significato. Quindi, parlando del pròdere, siamo davanti al termine originale per il tradire.
Non abbiamo vivo in italiano né un ipoteticamente possibile prodire o prodare, né un proditore (ormai desueto). Però non abbiamo nemmeno un traditorio. Il tradire e il proditorio hanno quindi finito per convergere e completarsi — e il proditorio è l’aggettivo incaricato di significare le manifestazioni del tradimento. Un assalto proditorio può essere dissimulato, può ribaltare un’apparente amicizia, può essere mosso alle spalle; può essere proditoria una defezione dell’ultimo momento, pensata per metterci in difficoltà, può essere proditoria una rassicurazione che celi il pericolo, può essere proditorio un accordo in apparenza candido che viene congiurato contro qualcuno.
È una parola dal carattere marcato: anche se di tradimento si parla dal bancone del bar alle aule degli alti consessi, nominare il proditorio innalza il livello del discorso, dà un’impressione di eleganza e dottrina (che al bancone del bar non è detto sia nel suo elemento). In effetti, per quanto semplice, quello del proditorio è un pensiero sottile, affilato: considera i caratteri del tradimento, mette nelle condizioni di poterli osservare e denunciare anche quando non siano plateali ed evidenti. Ci dà modo di pensare che si può ingannare e tradire anche con un complimento proditorio, con un’amichevolezza proditoria, con un’adulazione proditoria, con ciò che tradimento non sembra ma è.