Etimologia voce dotta recuperata dal latino strenuus,’risoluto, coraggioso, intraprendente’, in origine ‘propizio’, derivato di strena ‘augurio, dono augurale’, forse di origine sabina.
Certo è un termine che ha un’aria ricercata, e intona la frase su un livello piuttosto elevato; però è corrente, a buon mercato. Ma soprattutto, ci consegna un nodo di significato unico, in cui si intrecciano curiosamente coraggio forte e tenacia infaticabile — fin dallo strenuus latino, recuperato in italiano fin dal Duecento. E c’è un perché piuttosto preciso per questa sua configurazione.
Lo strenuo ci fa venire subito in mente strenui difensori, strenue resistenze, strenue opposizioni, magari anche lavori strenui. Situazioni in cui l’ardimento è vigore, il vigore forza d’animo, la forza d’animo tenacia — in ultima analisi una persuasione, una convinzione incrollabile che non si risparmia.
È il propizio il nucleo originale dello strenuo. Questo resta più immediato nell’unica altra parola ancora corrente che deriva da questo fusto — la strenna, ossia il dono augurale, come le strenne di Natale. Invece difficilmente crederemmo contigui al propizio dei significati di risoluzione coraggiosa e tenace.
Ora, per noi è difficile realizzare con compiuta consapevolezza che peso avessero le divinazioni per i nostri nonni e le nostre nonne dell’antichità; ma invece è facile immaginare come una proiezione propizia fornita da una manifestazione soprannaturale corrisponda a un’operosità, un impegno, una profusione di energie, un valore e una sicumera superiori — che peraltro in modo non infrequente finiscono per confermare la proiezione divinata. Insomma, se in anticipo sappiamo propizio il viaggio, la traversia ci trova infaticabili, risoluti e impavidi — e il nostro stesso essere infaticabili, risoluti e impavidi sarà propizio. Ambigua, sotterranea saggezza della cultura che d’altro canto ripeteva Homo faber fortunae suae, l’umano è artefice della propria fortuna.
Così, fuori dalle frasi fatte e associazioni più comuni, potremo parlare della strenua bellezza di un quartiere nella città che cambia, della strenua affermazione di un valore da parte di un’associazione, dello strenuo amore osteggiato e malvisto, della strenua dedizione di persone che lavorano avendo cura di altre persone.
Certo è un termine che ha un’aria ricercata, e intona la frase su un livello piuttosto elevato; però è corrente, a buon mercato. Ma soprattutto, ci consegna un nodo di significato unico, in cui si intrecciano curiosamente coraggio forte e tenacia infaticabile — fin dallo strenuus latino, recuperato in italiano fin dal Duecento. E c’è un perché piuttosto preciso per questa sua configurazione.
Lo strenuo ci fa venire subito in mente strenui difensori, strenue resistenze, strenue opposizioni, magari anche lavori strenui. Situazioni in cui l’ardimento è vigore, il vigore forza d’animo, la forza d’animo tenacia — in ultima analisi una persuasione, una convinzione incrollabile che non si risparmia.
È il propizio il nucleo originale dello strenuo. Questo resta più immediato nell’unica altra parola ancora corrente che deriva da questo fusto — la strenna, ossia il dono augurale, come le strenne di Natale. Invece difficilmente crederemmo contigui al propizio dei significati di risoluzione coraggiosa e tenace.
Ora, per noi è difficile realizzare con compiuta consapevolezza che peso avessero le divinazioni per i nostri nonni e le nostre nonne dell’antichità; ma invece è facile immaginare come una proiezione propizia fornita da una manifestazione soprannaturale corrisponda a un’operosità, un impegno, una profusione di energie, un valore e una sicumera superiori — che peraltro in modo non infrequente finiscono per confermare la proiezione divinata. Insomma, se in anticipo sappiamo propizio il viaggio, la traversia ci trova infaticabili, risoluti e impavidi — e il nostro stesso essere infaticabili, risoluti e impavidi sarà propizio. Ambigua, sotterranea saggezza della cultura che d’altro canto ripeteva Homo faber fortunae suae, l’umano è artefice della propria fortuna.
Così, fuori dalle frasi fatte e associazioni più comuni, potremo parlare della strenua bellezza di un quartiere nella città che cambia, della strenua affermazione di un valore da parte di un’associazione, dello strenuo amore osteggiato e malvisto, della strenua dedizione di persone che lavorano avendo cura di altre persone.