Addiaccio

ad-diàc-cio

Significato Spazio recintato e scoperto dove il gregge passa la notte; nella locuzione “all’addiaccio”, all’aperto

Etimologia dal latino adiacére ‘giacere accanto’.

Questa parola è ingannevole: il fatto che dormire all’addiaccio significhi dormire all’aperto, e che quando si dorme all’aperto si debba spesso fare i conti col freddo, ci fa ricondurre intuitivamente l’addiaccio al ghiaccio. Idea non troppo peregrina, visto che in certi vernacoli toscani ‘diaccio’ è proprio una variante di ‘ghiaccio’.

Ma fuor di locuzione l’addiaccio è un’altra cosa, e ci racconta un’immagine precisa e non direttamente collegata col freddo: descrive quel recinto dove il gregge viene tenuto per la notte, privo di ripari. Ed è l’assenza di riparo il fulcro di questa parola e della locuzione “all’addiaccio”: perso l’ultimo treno, nella sera d’estate non è poi così tremendo dormire all’addiaccio; il rallentamento durante la scalata costringe a passare la notte all’addiaccio; e le truppe che si devono muovere in fretta stanno all’addiaccio senza montare il campo.

Alle volte si sente dire o si legge “all’agghiaccio”: può essere visto come un errore naïf, un malapropismo, e in effetti non denota un discorso particolarmente sorvegliato; ma si tratta di una variante registrata, per quanto desueta e comunque derivata dall’adiacere latino.

Parola pubblicata il 17 Novembre 2016