Barcamenarsi

bar-ca-me-nàr-si (io mi bar-ca-mé-no)

Significato Destreggiarsi in maniera abile e furba in una situazione difficile

Etimologia composto di barca e menare, nel senso di ‘condurre’.

Non finisce mai di stupire il fatto che azioni antiche e popolari, lontanissime dalla quotidianità della maggior parte di noi, segnino così potentemente il nostro modo di parlare e di pensare.

Condurre una barca non è semplice: sono mille le attenzioni che l’esperto barcaiolo deve avere per evitare minacce comuni ma tutt’altro che evidenti. E questa speciale abilità pratica - il condurre la barca - diventa il paradigma attraverso cui guardare i significati del verbo ‘barcamenarsi’.

È un destreggiarsi callido, un esercizio d’equilibrismo (spesso furbo) nel gestire situazioni difficili, confuse, in cui una mossa sbagliata può esporre al pericolo o provocare danni. Spesso questo si traduce in un temporeggiare, in un evitare di prendere posizioni nette, o nel bilanciamento della propria concentrazione su più fronti. Ci si barcamena fra gli impegni lavorativi e la vita familiare, l’amico si guadagna da vivere barcamenandosi fra torbidi espedienti, l’amministratore si barcamena come meglio può nella mancanza di fondi, il professionista si barcamena nell’oscurità della nuova legge.

Insomma, lo sforzo del barcamenarsi è tutto nel cercare di non compromettersi. Un fuoco che però lascia in secondo piano i motivi che portavano a condurre la barca.

Parola pubblicata il 03 Maggio 2017