Fortore

for-tó-re

Significato Sapore od odore di forte, di acido; al plurale, acidità di stomaco

Etimologia derivato di forte.

C’è una grazia profonda nell’usare un termine di quantità per significare un concetto di qualità. concetto che poi è tutto sensuale.

Il fortore è un termine che riguarda il sapore e l’odore, sensi che sono intensamente collegati. Descrive una percezione di forte, spesso precisata in una percezione di acido: vino, aceto, fermentazione sono i centri intorno a cui gravita il fortore. Si sente un certo fortore nella stanza in cui riposano i pani crudi impastati di lievito madre; il fortore degli asparagi sottaceto scoraggia i palati più delicati; il ribollire del mosto spande un chiaro fortore nella cantina. Ma non solo. Il pungere del fortore può descrivere il puzzo di un corpo: ci si corazza contro il fortore estivo della gente in autobus, nella casa grava un certo fortore di cane; nella palestra ci accoglie il fortore di chi si allena.

Inoltre, sempre seguendo questa mescolanza di sapore e odore, il fortore, al plurale, significa l’acidità e il bruciore di stomaco, che torna alla gola e al naso: i fortori postprandiali ci avvertono che abbiamo mangiato troppo, ci scusiamo se per i fortori non mangiamo niente, per i fortori prendiamo un farmaco.

È una parola sottilmente eufemistica, e perciò è importante: permette, con un’immagine chiara ma non ruvida di significare una ruvidità sensoriale.

Parola pubblicata il 17 Giugno 2018